Due foto della bambola di un ragazzino che ha l'acconciatura Mizura |
Makura no Soushi (221)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (220)
Cento settantesimo ottavo
Una volta, quando una ancella che
serviva all’ex-imperatore, gli ha
regalato una bambola della forma di ragazzino con l’altezza circa 16cm, nel cui
ha scritto il nome di un principe. Poiché questa bambola era molto carina, che
aveva la acconciatura di Mizura (quella dei bambini maschi nel tempo antico, come si vede nelle foto di sopra) e vestito
bene, era tanto piaciuta all’imperatore.
(N.B: Questa sezione è solo così e
non è tanto chiaro che cosa voleva dire Shonagon.)
Cento settantanovesimo (1)
Quando appena ho cominciato a
servire all’imperatrice, tutte le cose che succedevano nel palazzo imperiale
erano fuori della mia esperienza e non capivo che fare. Nella situazione
imbarazzante così, io, sopportando ogni tanto di piangere, sono stata ogni notte
vicino a lei ma dietro il paravento. L’imperatrice pero, mi ha fatto vedere
apposta qualche pittura, ma mi ero rannicchiata dietro il paravento, non
potendo nemmeno tendere la mano.
Tuttavia, l’imperatrice mi ha
spiegato gentilmente delle pitture una ad una. Poiché la luce era accesa sopra la
bugia alta e si vedevano più chiaramente i miei capelli anzi che il giorno
(N.B: Shonagon, di solito, aveva un po’ di complesso d’inferiorità per i suoi
capelli), mi vergognavo molto. Ma, non era possibile stare sempre ferma.
Perciò, trattenendomi di questa timidezza, le ho guardato cercando di non farmi
vedere la faccia a lei quanto possibile.
Faceva tanto freddo. E la sua mano
che è apparsa per un istante dalla manica, era lucida, rosea e bellissima!
Io, prima di servirla, ero una
casalinga ordinaria e mai avuto l’occasione di vedere la signora così nobile.
Perciò ai miei occhi, la sua figura era incredibilmente bella, che era quasi impossibile
crederla una essere reale. E l’ho osservata a lungo in estasi da dietro il
paravento.