Due foto della vista coperta di neve a Kyoto |
Makura no Soushi (217)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (216)
Cento settantesimo sesto (1)
Mi piace molto la vista del
paesaggio coperto di neve leggermente. Oppure, quando è nevicato molto, alla
sera, è piacevole di parlare con le due, tre amiche, attorno a Hioke (il braciere di legno).
Mentre chiacchieriamo sulle varie cose, diventa buio. Ma, prima di accendere la
luce, è ancora chiaro dintorni per la neve. E noi, sotto quella penombra,
parliamo l’argomento o con sincera emozione o con il riso, mescolando la cenere
con i bastoncini per prendere i tizzoni.
È molto suggestivo!
Alla notte un po’ inoltrata, si
sentiva il suono delle scarpe. Noi quindi, pensando di chi era, abbiamo
guardato fuori. Era un signore che appariva inaspettatamente, soprattutto alla
notte suggestiva così.
E lui ci ha saltato dicendo:
“Mi preoccupavo un po’, pensando
come passate la notte così nevicata. Ma, per un impegno, ho passato oggi ad
altro luogo.”
Forse lui intendeva saltarci
citando quella Waka come seguente:
“Yamazatowa Yukifuritsumite
Michimonashi Kyoukomuhitowo
Awaretowa MImu”
(La traduzione:
Il paesaggio è coperto di neve e
non si trova nemmeno la strada da camminare. Mi spiace tanto la persona che
visita qualcuno sotto tale condizione come oggi.)