Due foto dei passeri |
Makura no Soushi (37)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (36)
Ventiseèsimo paragrafo
Quello che mi fa
palpitare:
Allevo i pulcini
di passero.
Passare avanti a
un bimbo che sta giocando.
Quando mi corico
da sola bruciando l’incenso di buona qualità.
Un sentimento che
mi viene quando guardo un specchio fatto in Cina un po’ scuro.
Quando un uomo la
cui condizione si vede elevata, fermando il suo carro avanti a casa mia, mi ha
fatto salutare a suo servo per domandare qualche cosa.
Un sentimento
quando ho lavato i capelli e truccato bene, e poi vestito un abbigliamento
molto profumato dall’incenso. (N.B: In questo periodo, i nobili, sia uomo sia
donna, portava normalmente il vestito intriso di profumo d’incenso
bruciato.) In questo momento, anche se
non ci sia nessuno che mi guarda, palpito di gioia da sola.
A una notte,
quando aspetto il mio ragazzo, ho l’anima in tumulto ogni tanto anche per il
rumore di pioggia o di vento.
Ventisettesimo
paragrafo
Quello che mi
viene in mente con la nostalgia:
La malva che è rimasta seccata dal giorno
della festa di Kamo (consultate per favore “La serie della letteratura
giapponese ~ 27 ~”).
I vari arnesi che usavo quando ho giocato
alle bambole.
Quando trovo i pezzi di stoffa tinta di
bel colore, che sono restati nel libro.
Poi, quando trovo
una lettera vecchia da una persona molto cara, nel giorno tedioso di pioggia.
Il ventaglio che
ho usato all’estate dell’anno scorso.