Okuno Hosomichi,
il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou
Il diario di
Bashou (22)
Dopo aver passato
il fiume Natori, siamo entrati nella città sviluppatasi intorno al castello del
signore Date (il governatore del feudo Sendai). Oggi è il quattro di maggio,
che è il giorno da ornamentare la gronda con l’iris. E noi abbiamo alloggiato a
un albergo per quattro o cinque giorni. In questa città abita un pittore
chiamato Kaemon e sentendo che lui è un uomo colto di poesia e di Haiku, l’ho
incontrato e siamo diventati amici.
E un giorno, lui
mi ha detto che ha studiato dei luoghi famosi composti in Waka per lungo tempo,
e ci ha guidato qua e là. E abbiamo visto una zona in cui è cresciuta tanta
lespedeza e ho pensato che in autunno, sia tanto bella quando la sarà fiorita.
Poi abbiamo
girato per i luoghi famosi che sono composti in Waka, come Tamada, Yokono e
quando siamo arrivati a Tsutsujigaoka, ci abbiamo trovato l’asebo (una pianta tossico,
che appartiene alla famiglia d’azalea, e fiorisce in bianco all’inizio di
primavera) fiorito pienamente (N.B: A Touhoku, è tardi la primavera).
E poi dopo, siamo
entrati nel bosco di pino tanto folto quanto non penetra la luce del sole. Si
dice che questa zona si chiama Kinoshita (significa sotto gli alberi).
Nel vecchio
tempo, io immagino che sarà stato cosi fisso con la guazza, quindi uno avrà composto
una Waka come seguente:
Misaburahi
Mikasatomouse Miyaginono Konositakagewa
Amenimasareri
Traduzione:
Signori accompagnatori, dite al vostro signore di portare l’ombrello, perché questa
rugiada vi bagna molto più che la pioggia.
E poi, siamo andati al tempio buddista dedicato a Yakushi (Budda medico, col nome di sanscrito Bhaisajyaguru) e quello scintoista dedicato a Tenjin (la divinità del tuono) e nel frattempo, scende la sera.