Okuno Hosomichi,
il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou
Il diario di
Bashou (15)
Vicino a qui, sotto il castagno grande, c’è una capanna
povera in cui abita un eremita. Io, ricordando la vita di Saigyou (un monaco e
compositore di Waka, vissuto 1118⁓1190, che è stato una volta nella capanna nel
profondo di una montagna), ci sono stato con una certa malinconia e commozione.
E dopo, ho scritto una frase come seguente:
“L’ideogramma (Kanji) del castagno in giapponese, si
scrive l’albero di ovest. Perciò, un grande monaco chiamato Gyouki (vissuto 668⁓749),
pensando che il mondo puro di assoluto agio si trova al di là del cielo di
ovest, sempre aveva usato o il bastone o il palo fatto di castagno.”
E poi, ho composto un Haiku come seguente:
Yonohitono Mitsukenuhanaya Nokinokuri
Traduzione: Il fiore di castagno, che è difficile di attirare
l’attenzione della gente, è fiorito di nascosto vicino alla gronda di questa
capanna. Come se esprimesse la personalità dell’abitante in questa capanna!
Al luogo che dista un po’ meno di 20km, si trova
Asakayama (una collina, conosciuta da diverse Waka). Ѐ abbastanza vicino alla
strada e in questa zona, ci sono tanti acquitrini.
Secondo uno aneddoto, ci deve essere una erbe chiamata
Katsumi (N.B: Si dice che è una specie d’iris, ma non è sicuro.) e ho sentito
dire che la gente la falcia al maggio. Adesso stiamo già quasi in questo mese,
quindi, io ho chiesto ai paesini, di quale erba si chiama Katsumi, ma nessuno
ha potuto rispondermi.
E mentre cercavo questa erba domandando alla gente una dopo l’altra, di dove c’è, il sole stava per tramontare. Perciò siamo tornati a Nihonmatsu (situato nella presente provincia Fukushima) e dopo aver dato un’occhiata alla grotta di Kuroduka (un posto famoso di cui c’è una storia interessante nel teatro di Noh, e ne faccio l’interpretazione alla prossima volta) e alla notte, abbiamo alloggiato in Fukushima.