Okuno Hosomichi,
il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou
Il diario di
Bashou (11)
Okuno Hosomichi,
il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou
Il diario di
Bashou (12)
Dalla casa del
Sig. Jyoubouji, siamo partiti a Sesshouishi (significa la pietra che uccide,
cioè vuol dire quella tomba della volpe, che è già menzionata in “Il diario di
Bashou (9)”). Il signore ci ha dato il cavallo e il conducente del mio cavallo
mi ha detto porgendomi una striscia di carta:
“Per favore,
scrivete un Haiku su qui per me.”
Io l’ho ammirato
un po’, per la sua richiesta elegante, che contrasta con la sua apparenza
selvatica e ho composto un Haiku come seguente:
Nowoyokoni
Umahikimukeyo Hototogisu
Traduzione: In
questa pianura di Nasu, così ampia, adesso ho sentito la voce del cuculo. Tu,
conducente, ferma un po’ e rivolgi la testa del cavallo verso dove c’è il
cuculo.
Quella tomba della
volpe si trova dietro alla montagna da cui sgorgano le terme. E si vede che
ancora sta uscendo il veleno dalla tomba, perché si trovano le carogne dell’ape
e della farfalla così tanto come coprono tutta la parte della sabbia bianca che
circonda la tomba.
E poi, ho visto
un altro posto rimasto cosi come è stato nel vecchio tempo. Ѐ
il salice. Cioè una volta, Saigyou (monaco e compositore di Waka, vissuto 1118 ̴1190)
ha composto una Waka come seguente:
Michinobeni Shimizunagaruru Yanagikage Shibashitotekoso
Tachidomariture
Traduzione: Sul bordo della strada c’è un salice e sotto
di qua, corre l’acqua pura. Io quindi, mi sono fermato per un momento per
sentire la freschezza.
E questo salice è rimasto ancora sul sentiero tra due
risaie nel villaggio Ashino (un locale dove c’è l’albergo).
Quando sono stato a Edo, il signore di questa zona,
chiamato Ashino Minbu, un mio discepolo, mi ha scritto che voleva farmi vedere
questo salice, almeno una volta. E io, fino ora, non ho potuto che immaginare
come lo sarà. Ma sono riuscito a stare sotto questo salice finalmente oggi.
E ho composto un Haiku come seguente:
Taichimai Uetetachisaru Yanagikana
Traduzione: Io, ricordando di Saigyou, sono stato sotto il salice, fino quando è finito il trapianto del riso in una risaia. E poi, sono andato via.