Due foto della vista autunnale di Kyoto (Non c'entra al contenuto a questa sezione) |
Makura no Soushi (174)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (173)
Cento trentesimo terso (1)
Quando è terminato il periodo di
lutto dell’ex-imperatore (il padre del presente), noi tutti ci siamo levati l’abito
da lutto. E noi ancelle e i cortigiani che servivano all’ex-imperatore,
naturalmente anche l’imperatore presente, ci siamo ricordati del defunto
imperatore con grande emozione. E noi parlavamo del ricordo di lui, provando simpatia
per una Waka come seguente:
Minahitowa Hananokoromoni Narinunari
Kokenotamotoyo Kawakidaniseyo
(La traduzione: Tutta la gente ha
cambiato all’abito vistoso da quello di lutto. Ma la mia manica scura come il
muschio è ancora bagnata dal mio pianto, nonostante che è terminato il lutto del
mio signore. Vorrei che si asciuga almeno questa.
N.B:
Questa Waka era composta da un funzionario
vissuto nel nono secolo. Quando l’imperatore che lui serviva, morì, sentendosi
molto tristezza e si è fatto monaco. E ha composto questa Waka. E la manica scura
come il muschio vuol dire naturalmente quella dell’abito nero da monaco.)
E un giorno piovoso, un ragazzino che
ha la figura come la larva di psiche (N.B: Allora, la gente si metteva di un
impermeabile di paglia, e questa figura somigliava a questo insetto.) ha
visitato il sito di To Sanmi (l’appellativo della nutrice dell’imperatore)
portando una lettera attaccata al legno raschiato in bianco.
Una ancella che faceva da
intermediario, gli ha detto:
“Chi te l’ha fatta portare? Oggi e
domani la signora sta in Monoimi (consultate per favore “La serie della
letteratura giapponese ~ 24 ~”), e non leviamo nemmeno Shitomido (consultate
per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 63 ~”)”.
E poi, lei ha levato solo la parte
sopra della porta e l’ha ricevuta.
La nutrice, l’ha lasciata senza
leggerla perché è stata in Monoimi, e alla mattina dopo, si è pulita le mani e dopo aver pregato, ha aperto la lettera con il comportamento pomposo, dicendo:
“Allora, vogliamo leggerla. Forse sarà la lista del sutra buddista o qualcosa simile.”