Due foto di Hoichi, scritto pienamente le frase di sutra |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (74)
La storia di Hoichi senza le orecchie (10)
A notte, il monaco e il suo discepolo sono
usciti. Hoichi è seduto con la forma di Zazen (la posizione della meditazione)
sulla veranda come il suo maestro gli aveva detto, mettendo Biwa al fianco suo.
Lui ha cercato di non emettere nemmeno il suono della respirazione facendo la
concentrazione mentale.
Hoichi aspettava zitto in questa maniera per
alcuni tempi. Nel frattempo, si sentiva il rumore di passi dalla strada dietro
al tempio. Questo rumore, entrando dalla porta posteriore, passando per il
giardino, si è fermato proprio avanti a Hoichi.
“Hoichi!” Ha chiamato la voce potente come al
solito. Ma Hoichi è stato zitto trattenendo il respiro.
“Hoichi!” Seconda volta, ha
chiamato la voce con il tono orripilante.
“Hoichi!!” Terza volta, la voce è diventata molto
aspra, pero, Hoichi è stato immobile come una pietra.
Allora la voce ha mormorato con la
scontentezza:
“Non mi risponde, che scortesia! Vado a
cercarlo.”
In un istante, si suonava il rumore di passi
molto violento sulla veranda. Questo rumore, avvicinandosi col suono pesante, si
è fermato giustamente avanti a Hoichi. Lui è stato sempre zitto ma si tremava nel cuore avendo le
palpitazioni.
E si faceva un profondo silenzio attorno.
Fra un po’, la voce rauca ha mormorato vicino
a Hoichi:
“Oh, qui c’è Biwa. Ma non si vede il
suonatore. Io ci trovo pero, solo le due orecchie. Ora ho capito perché lui non
mi risponde. Lui non ci ha la bocca, quindi anche se voglia rispondermi, non ne potrebbe fare. Bene, io
porterò almeno queste orecchie per far vedere al mio signore come la evidenza
che io ci sono venuto.”
Subito dopo, Hoichi si sentiva che erano
afferrate le sue orecchie con le dita di ferro e strappate. Il dolore era
veramente insopportabile, ma, lui non emetteva la voce.