mercoledì 4 maggio 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (110)


Due foto di Hoichi, scritto pienamente le frase di sutra


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (74)

La storia di Hoichi senza le orecchie (10)

A notte, il monaco e il suo discepolo sono usciti. Hoichi è seduto con la forma di Zazen (la posizione della meditazione) sulla veranda come il suo maestro gli aveva detto, mettendo Biwa al fianco suo. Lui ha cercato di non emettere nemmeno il suono della respirazione facendo la concentrazione mentale.

Hoichi aspettava zitto in questa maniera per alcuni tempi. Nel frattempo, si sentiva il rumore di passi dalla strada dietro al tempio. Questo rumore, entrando dalla porta posteriore, passando per il giardino, si è fermato proprio avanti a Hoichi.

“Hoichi!” Ha chiamato la voce potente come al solito. Ma Hoichi è stato zitto trattenendo il respiro.

“Hoichi!” Seconda volta, ha chiamato la voce con il tono orripilante.

“Hoichi!!” Terza volta, la voce è diventata molto aspra, pero, Hoichi è stato immobile come una pietra.

Allora la voce ha mormorato con la scontentezza:

“Non mi risponde, che scortesia! Vado a cercarlo.”

In un istante, si suonava il rumore di passi molto violento sulla veranda. Questo rumore, avvicinandosi col suono pesante, si è fermato giustamente avanti a Hoichi. Lui è stato sempre zitto ma si tremava nel cuore avendo le palpitazioni. 

E si faceva un profondo silenzio attorno.

Fra un po’, la voce rauca ha mormorato vicino a Hoichi:

“Oh, qui c’è Biwa. Ma non si vede il suonatore. Io ci trovo pero, solo le due orecchie. Ora ho capito perché lui non mi risponde. Lui non ci ha la bocca, quindi anche se voglia rispondermi, non ne potrebbe fare. Bene, io porterò almeno queste orecchie per far vedere al mio signore come la evidenza che io ci sono venuto.”

Subito dopo, Hoichi si sentiva che erano afferrate le sue orecchie con le dita di ferro e strappate. Il dolore era veramente insopportabile, ma, lui non emetteva la voce.

Il rumore di passi pesante si allontanava pian piano lungo la veranda e si spariva verso alla strada. Hoichi si sentiva che sgocciolava il liquido vischioso sul collo, ciò nonostante, osava non muoversi.