Due illustrazioni di Confucio |
Ugetsu
Monogatari 2 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Kikka no Chigiri (la promessa del crisantemo)
~ 2 ~
L’amico ha riposto:
“Mi pare che lui sia venuto dalla parte
d’ovest molto lontano da qui. Poiché ha perso il suo compagno, mi ha chiesto
una notte d’alloggio. Io, pensando che lui sia un uomo giusto e di buona famiglia dalla sua
apparenza, l’ho fatto alloggiare a mia casa. Ma, proprio quella notte, lui ha
avuto la febbre alta ed è anche impedito nei movimenti. Io quindi, l’ho dovuto mantenerci
per alcuni giorni. Ma, non sapendo da dove viene lui, sono veramente
sconcertato.”
Samon ha detto:
“Lo compatisco. Sarà logico che tu sei un po’
sconcertato, ma l’ammalato sta soffrendo in viaggio, che non c’è nessun
conoscente da contare su. Io vorrei vedere la sua situazione magari.”
Dicendo cosi, Samon stava per alzarsi. Invece
il padrone di casa, fermandolo, ha detto:
“Meglio non avvicinarti a lui. Perché la sua
malattia può essere contagiosa, io non faccio avvicinare neanche la mia
famiglia alla sua stanza.”
Samon ha risposto sorridendo:
“Anche Confucio ha detto nei Dialoghi, che la
durata della vita umana è decisa dal suo destino. Se io non sia nel momento
del limite di mia vita decisa dal mio destino, nessuna malattia mi potrebbe
contagiare. Poi io non credo che la malattia mi dia il pericolo della vita
anche se sia contagiosa.”
Appena detto cosi, Samon era entrato direttamente
nella stanza dove c’era l’ammalato e l’ha guardato in modo particolare. Come ha
detto il padrone, questo ammalato aveva l’aspetto di buona famiglia, ma pallido,
magro, indebolito ed è stato nel Futon (il materasso giapponese) con l’aria penosa.