Due foto della pianura di Yata |
Volume terzo (7)
In quel momento, Nurinomi
stava per offrire la larva che si cambia in tre colori all’imperatrice. L’imperatore
quindi, stando alla porta di questa casa, ha cantato:
“Come il rafano che era
coltivato dalle contadine di Yamashiro, molto bianco e pulito, tu hai fatto
chiasso (Questa frase è difficile da capire dalla traduzione, perché l’onomatopea
che esprime la pulizia del rafano è usata in doppio senso a “chiasso”.), perciò
sono venuto qui portando tanti seguiti.”
Queste poesie cantate dall’imperatore
e imperatrice, sono le canzoni tradizionali nel reperto musicale del palazzo
imperiale e normalmente si canta ripetutamente cambiando il tono.
E poi l’imperatore, essendosi
innamorato di una ragazza chiamata Yatanowaki Iratsume (significa la ragazza
che è d’origine di Yata, una zona in Nara), ha mandato una poesia, in cui dicendo che:
“Ho paura che un falasco cresciuto
nella pianura di Yata si secca senza avendo nessun figlio. Me ne dispiace
moltissimo. Come la parola Sugahara (significa la pianura del falasco), è la
ragazza tanto cara e pura (qui anche è usato il doppio senso, cioè “Suga” può
significare anche la “purezza”).
Allora, Yatanowaki Iratsume
ha risposto con la poesia:
“Il falasco nella pianura di
Yata non si preoccupa di stare da solo. Se il grande Signore (significa l’imperatore)
dice di sì, non si cura niente.”
Dopo di che, l’imperatore ha stabilito
Yatabe (il possedimento di Yatanowaki Iratsume) per lei.