Baco da seta e bozzolo |
Volume terzo (6)
Quando Wani no Omi Kuchiko stava
per far sapere la poesia dell’imperatore all’imperatrice, ha piovuto molto. Kuchiko
pero, non dando alcuna importanza alla pioggia, si prostrava alla porta dell’ingresso
del palazzo in cui è stata l’imperatrice. Allora l’imperatrice è stata per caso
alla porta posteriore. Kuchiko quindi, vi è girato e si è prostrato, ma l’imperatrice
questa volta, già era stata alla porta anteriore.
Perciò Kuchiko, camminando
col ginocchio, si è inchinato al centro del giardino. In questo momento, l’acqua
pluviale ha stagnato fino a immergere la sua vita. Poiché Kuchiko si è vestito tinto
di blu con lo spago rosso, l’acqua, bagnandolo, ha tinto il vestito tutto rosso.
La sorella di Kuchiko,
chiamata Kuchi Hime, che serviva all’imperatrice, guardando la situazione di
suo fratello, ha cantato:
“Mi spuntano le lacrime agli
occhi, quando vedo mio fratello che vuole comunicare con l’imperatrice, stando
nel giardino del palazzo Tuzuki di Yamashiro.”
Sentendo questa poesia, l’imperatrice
le ha domandato la ragione. E Kuchiko Hime ha risposto:
“Quell’uomo che sta nel
giardino è mio fratello.”
Kuchiko quindi, dopo aver fatto
il colloquio con sua sorella e Nurinomi (il padrone del palazzo in cui stava l’imperatrice),
ha detto all’imperatore:
“L’imperatrice è venuta al
palazzo di Nurinomi, sentendo che lui tiene una larva molto strana. Questa
larva una volta striscia e una volta fa il bozzolo, poi una volta diventa l’uccello
che vola. Si cambia il colore tre volte. L’imperatrice ci dovrebbe essere
venuta per vedere questa larva strana. Non avrà nessun'altra particolare intenzione
nascosta.”
Dopo averlo sentito, l’imperatore
ha detto:
“È la cosa strana. Vorrei
vederla anche io.”
Cosi,
l’imperatore è andato a casa di Nurinomi, risalendo il fiume dal palazzo
imperiale.