Okuno Hosomichi,
il viaggio per Touhoku, nord-est in Giappone, scritto da Matsuo Bashou
Il diario di
Bashou (6)
Mi pare che il
monaco Kobo avesse previsto l’avvenire di mille anni dopo. Ora, qui si trova il
grande tempio scintoista Toshogu (costruito in metà di 17o secolo, per primo
Shogun di Tokugawa come il suo mausoleo) e l’influenza dello Shogun Tokgawa
(N.B: il periodo in cui Bashou faceva questo viaggio era sotto il regno di
quinto Shogun Tokugawa Tsunayoshi) illumina dappertutto in Giappone e il suo favore
è piena in ogni angolo del paese.
Inoltre, il
popolo di quattro ceti sociali, cioè Samurai, contadini, artigiani e
commercianti, sta vivendo senza nessun problema. È veramente la scena pacifica! Ma, non ne
scrivo più per il rispetto per l’autorità.
Io ho composto
Haiku come seguente:
Aratouto
Aobawakabano Hinohikari
Traduzione: Nikkou
significa la luce del sole. E io adesso sto guardando proprio la luce del sole che
brilla sulle follie verdi e anche quelle nuove. È venerabile davvero questo monte di
Nikkou.
E sul monte
Nikkou scende la foschia e sulla cima, nonostante che è l’inizio dell’estate, è
resta ancora la neve bianca. E il mio compagno Sora ha composto Haiku come seguente:
Sorisutete
Kurokamiyamani Koromogae
Traduzione: Mi
sono raso i capelli a zero e sto viaggiando come un monaco, ma adesso, davanti
al monte Kurokami (significa i capelli neri, che è l’altro nome del monte di
Nikkou), mi sono tolto l’abito invernale e me lo sono cambiato col mutare delle
stagioni per il primo aprile.
N.B: Bashou ha scritto al suo diario, che quel Haiku era composto da Sora, ma secondo il commentatore, Bashou stesso l’ha composto per conto di Sora.