Tsurezure Gusa (149)
L’ubriaco che ha bevuto troppo e fa
casino, anche se siano gli affari altrui, è molto spiacevole da vedere. L’uomo
che avevo considerato riflessivo e raffinato, quando ha bevuto troppo, fa una
risata da pazzo perdendo la lucidità di giudizio, chiacchera tanto, porta Eboshi
(una specie di cappello che è portato dagli uomini nel medioevo, come si vedono
nelle foto di sopra) ricurvo e il vestito sciolto senza lo spago fino a vedere
lo stinco.
L’aspetto suo che non teme d’essere
visto è incredibile per me, perché è veramente diverso da quello che conoscevo solitamente.
Nel caso della donna invece, lei
espone la sua faccia dividendo i capelli, fa una risata senza la timidezza e
attacca alla mano dell’uomo che tiene il bicchierino di Saké. E quella volgare
spinge il cibo con la mano nella bocca di questo e anche lei lo mangia. È
veramente brutta!
Gli ubriachi comunque, cantano o danzano
ciascuno alzando la voce. E poi, un vecchio, chiamato da loro, fa la danza buffa
mostrando le spalle brutte. Il gesto suo è tanto ripugnante quanto distogliere
lo sguardo. Mi viene l’odio anche per la gente che si diverte di vederne.
Oppure, c’è uno che racconta la tanta
vanteria a tutti, o un altro piange ubriacato. E gli uomini di umile nascita
litigano tra di loro sgridando.
Comunque, loro fanno la brutta
figura facendo la cosa disgraziata, orribile e spiacevole. E alla fine, loro rapiscono la roba da non
rubare, e cadono al giardino infine. O nel caso che lui sta sul cavallo o nel
carro, essendo malfermo, cade sulla terra.
Tuttavia, l’uomo che non è di
condizione da salire al cavallo o nel carro, cammina sulla strada barcollando e
fa l’azione da vergognarmi da parlare, sotto la porta o il recinto di casa
altrui.