Tsurezure Gusa (147)
Su Onono Komachi (※1), una
donna vissuta nel nono secolo, non si sa bene. In una opera scritta, c’è
scritto che lei si è molto indebolita negli ultimi anni di vita in età
avanzata. Ma, poiché l’autore di questa opera non è sicuro, noi non possiamo
sapere bene di lei.
N.B:
(※1) Non è
ben chiaro della sua nascita e della sua famiglia. Ma, si dice che lei serviva i
due imperatori come l’ancella ed è stata la compositrice di Waka molto brava. E
poi, era famosa per la bellezza. Perciò fino a poco tempo fa, la bella donna si
chiamava la ragazza di Komachi, che si usava come il pronome della bella donna.
Perciò sono nate le varie leggende sue e, soprattutto gli uomini posteri
s’interessavano di lei. Naturalmente, anche l’autore di questo saggio Kenkou
era uno di quelli.
Riguardo alla leggenda di Onono
Komachi, quella che è la più famosa è come seguente:
Sentendo la sua bellezza, un
giovane nobile si è innamorato di lei e le ha mandato spesso la lettera d’amore,
ma questa cosa non era altro che la seccatura per lei. Lei quindi, per farlo dissuadere
dal amarla, un giorno gli ha scritto:
“Se voi frequentiate a mia casa per
cento notte continuamente, io sarei vostra.”
Allora lui, prendendo sul serio
questo detto, ha continuato a frequentare la sua casa, ma, all’ultima notte,
cioè alla centesima notte, è morto assiderato nella neve, senza ottenere i
favori di lei.
Questa storia era fatta come il
dramma di teatro di Noh (il teatro classico completato nella seconda parte del
quattordicesimo secolo) e poi, col passo d’età, si è diffuso fra il popolo come
l’aneddoto che simbolizza le sue varie esperienze dell’amore. Tuttavia, non si
sa, come è stata la sua reale vita.
Comunque, lei ha lasciato tante
Waka belle, e una di queste che amo io (autrice di questo blog) è come
seguente:
Omoitsutsu Nurebayahitono
Mietsuramu Yumetoshiriseba
Samezaramashio
Traduzione:
Mi sono addormentata pensando di lui, e lui è apparso nel mio sogno. Se io sapessi che lo era un sogno, non mi sarei svegliata.