I pezzi di legno di dafne profumato |
Un recipiente lavorato in lacca con i desegni d'oro, d'argento e colorato |
Makura no Soushi (223)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (222)
Cento settantanovesimo (3)
Verso mezzogiorno, l’imperatrice spesso mi ha chiamato tramite una
messaggera, dicendo:
“Oggi è nuvoloso e nevica qualche volta, perciò è un po’ buio
attorno e non si vede la tua faccia tanto bene. Vieni.”
E anche una mia collega anziana mi ha detto:
“Non devi chiuderti sempre nel tuo compartimento così. Se tu non
risponda alla chiamata, saresti sgarbata per l’imperatrice. Mi pare che tu
piaccia all’imperatrice, perché nonostante che tu servi come l’ancella da poco
tempo, subito sei perdonata di avvicinarsi a lei. Se tu disobbedisca al suo
favore, sarai considerato la donna molto arrogante.”
Allora io, con un po’ di malvolentieri, mi sono preparata e sono
andata alla sede dell’imperatrice. In via, ho visto la neve ammucchiata sul
tetto della capanna in cui si brucia la torcia. È tanto bella!
Attorno dell’imperatrice, è preparato il focolare in cui il fuoco
del carbone arde crepitando. E l’imperatrice si è seduta vicino a un braciere
che è lavorato in lacca con disegni d’oro, d’argento e colorato, in cui si
bruciava un pezzo del legno di dafne profumatissimo insieme il carbone.
Alla saletta vicina, stavano tante ancelle vestite bene attorno un
altro braciere rettangolare.
Guardando il loro atteggiamento consumato, mi è venuta la invidia
veramente.