Due illustrazioni di Onmyouji |
Makura no Soushi (228)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (227)
Cento settantanovesimo (8)
Passando alcuni giorni, sono man
mano abituata del servizio e mi sono cominciata a comportare un po’ con calma
quasi come le mie colleghe che hanno più anzianità di servizio.
Un giorno, durante una
conversazione, l’imperatrice mi ha domandato:
“Tu come pensi di me? Ti sei
affezionata a me?”
Ho risposto di sì con tanta
sicurezza. Ma, a questo momento proprio, qualcuna ha starnuto con il suono forte nella
cucina accanto a noi.
Allora l’imperatrice ha detto:
“Ma no! Hai detto una
menzogna.” E è entrata nel fondo. (N.B:
in questo periodo Heian, si credeva che,
se uno starnutiva quando qualcuno ha detto qualche cosa, questa fosse
bugia.)
Era veramente il momento molto
imbarazzante! Perché devo mentire a lei?
Anzi, io la adoro di cuore. Secondo me, lo starnuto è proprio bugiardo. E
chi l’ha fatto? Non mi piace starnutire nel posto importante e sempre provo di
controllarmi per non far sentire agli altri. Ma, quella persona, chissà, l’ha
fatto senza nessuna prudenza. Mi sentivo esasperata per quella persona!
Tuttavia, io non sono ancora tanto
esperta di servizio, quindi, non potendo protestare niente, sono ritirata al
mio compartimento all’alba. Allora, una messaggera dall’imperatrice mi ha
portato una carta tanto carina su cui c’era scritto una Waka come seguente:
“Ikanishite Ikanishiramasiitsuwariwo
Soranitadasuno Kaminakariseba”
La traduzione: Come si può
accertare la verità o la falsità, se non ci sia la divinità di Tadasu, che può
giudicarne anche se non ci sia la prova.
(N.B:
La divinità di Tadasu è la protettrice dello Stato, della città di Kyoto e la famiglia imperiale, che dimora nel tempio scintoista Shimogamo nel bosco di Tadasu, situato
vicino al fiume di Kamo in Kyoto. E poi, Tadasu è la stessa pronuncia a “esaminare
la verità o falsità” in giapponese. L’imperatrice quindi, ha mandato a Shonagon questa Waka
spiritosa con il gioco di parole.)
Io ammiro molto la sua arguzia e
io, pensando e ripensando della mancanza del mio talento, ho scritto una Waka come
seguente:
“Kokiusuki Sorenimoyoranuhanayueni
Ukiminohodowo Shiruzowabishiki”
La traduzione: La profondità o la
leggerezza del cuore non si deve influenzare facilmente dallo starnuto. È tanto
deplorevole per me, se io incorri nella disapprovazione di Voi, per la colpa
dello starnuto.
(N.B:
La frase prima, “Kokiusuki”, significa la differenza del colore del fiore, e poi, il fiore è la stessa
pronuncia al “ naso”. Perciò, Shonagon,
dalla relatività fra lo starnuto e il naso, anche lei ha usato il gioco di
parole.)
E io, chiedendo alla messaggera di
porgere i miei ossequi all’imperatrice, ho dato alla messaggere questa Waka, allegandola
una lettere su cui c’è scritto:
“Con tutto il dovuto rispetto, mando questa Waka. È terribile per me, di dire la bugia a Voi. Anche la
divinità Shikigami (※1) mi guarderà distintamente se io fossi una bugiarda o no.”
Comunque, pero, mi dispiace
moltissimo che qualcuna ha starnuto sfortunatamente proprio a quel momento!
(※1)
Shikigami è una specie dello
spirito santo che serve Onmyouji (consultate per favore “La serie della
letteratura giapponese ~ 24~”) e si credeva che sorvegliasse il bene e il male
della persona.