Sopra, la foto di Kichou Sotto, la base da sospendere le tende |
Makura no Soushi (186)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (185)
Cento trentottesimo (4)
Durante la sua assenza, ho
cominciato a scrivere la risposta per la lettera dall’imperatrice. Tuttavia,
stranamente, non mi viene la frase della parte d’inizio di quella Waka. È la
vecchia Waka, ma, non ci sarà nessuno che non la conosce. Nonostante di ciò,
perché non posso ricordarla?
E io, inaspettatamente, ho parlato
da solo:
“Ma non è possibile! È venuta
quella frase fino alla gola, pero, non riesco a ricordarla.”
Allora, una ragazzina che è stata
vicino a me, mi ha detto:
“Può essere Shitayukumizu…”
Ah, sì! Che è vergogna! Ed è
ridicolo di essere insegnata da una ragazzina così piccola.
Comunque, ho mandato la risposta
all’imperatrice e poi, dopo alcuni giorni, sono andata all’abitazione dell’imperatrice.
Ma, non potevo stare vicino a lei, perché avevo un po’ paura pensando che, come
mi giudica lei la mia lunga assenza. Io quindi, sono stata dietro di Kichou (Una
specie dell’arredamento nella stanza, che si usa per dividere lo spazio. Come
si vede nella foto di sopra, sulla base di legno composto, si sospendono le
tende.), nascondendomi quasi metà.
L’imperatrice allora, ha detto
sorridendo:
“Chi è quella dietro di Kichou? Sarà
una ancella nuova?”
Poi ha continuato a parlare:
“Quella Waka, non mi piace tanto,
ma, sarà giusta per questa occasione. Comunque, senza di te, non mi sento
sollevata neanche per i pochi momenti.”
E così, sono rassicurata sapendo che
non ho perso la sua fiducia contro me.