mercoledì 9 gennaio 2019

Intervallo (50)

Sopra, la cucina Oseci
e sotto, le scatole laccate da disporre Oseci





Il piatto Oseci



Oseci originalmente significava un piatto da cucinare nel giorno di ogni Sekku. Nel periodo vecchio, la gente preparava un piatto speciale per offrire alla Divinità e poi dopo per mangiare festeggiando ogni Sekku. Ma nel periodo Edo (1603~1867), è diventato un piatto da preparare solo nel Capodanno. Il nome Oseci quindi, deriva da Sekku, cioè Sekku si compone di due lettere ideogrammi di Setsu e Ku. E l’ideogramma Setsu si pronuncia anche “Seci” invece “O” è la parola cortese, perché il piatto da preparare per offrire alla Divinità.

Questo Oseci si prepara nelle diverse scatolette fatte di legno laccato come si vede nella foto di sopra, e queste scatolette sono ammucchiate in modo che tutte le cose auguri si ammucchiano.

E gli ingredienti sono:

La soia nera, l’alga marina, l’uovo fritto, il pesce, l’uovo di aringa, i pescetti, la castagna, le verdure cotte ecc. Ed ogni ingrediente ha un certo significato, come la salute, la vita lunga, la felicità, la prosperazione della famiglia e i suoi discendenti ecc.

Comunque, tutti i piatti sono preparati fino alla fine dell’anno per conservare a lungo abbastanza, in modo che si mantengano durante alcuni primi giorni di gennaio. Perché anche la casalinga deve riposare, non stando nella cucina almeno al Capodanno. Questo sistema è proprio non solo per le donne ma anche per far riposare la Divinità del fuoco durante il Capodanno.

Tuttavia, oggigiorno, l’abitudine è un po’ cambiata e ci sono tante genti cha ordinano Oseci al fornitore. È logico!

Ormai anche le donne lavorano, quindi, sarà duro per loro di cucinare le varie cose nei pochi giorni alla fine dell’anno.

Comunque, il costume vecchio si sta abbandonando pian piano in Giappone. Forse questo non sarà il problema di solo noi giapponesi. Tuttavia, ancora noi mangiamo ogni Capodanno “Oseci” sia fatto in casa sia comprato da un fornitore e anche “Moci”(una specie della pasta di riso, e anche questo è un cibo tradizionalmente mangiato nel Capodanno).  È meno male!

Forse noi, che viviamo nell’epoca attuale, dovremo cercare la strada di far coesistere la cosa vecchia e quella nuova, non buttando via tutte le cose vecchie come l’abitudine sorpassata.