Sopra, è Kadomatsu e sotto Shimekazari |
Il Capodanno (1)
Il Capodanno è la festa più importante per i giapponesi. Come ho
scritto un po’ nella “La serie della letteratura giapponese ~ 15~”, il primo
giorno del gennaio è proprio il primo Sekku nell’anno. Cioè, questo modo di pensare
deriva dai principi yin e yang, in Cina. E il yang è positivo e yin è negativo,
e nel caso della cifra, il numero dispari è yang, quello pari è ying. E il
giorno che si raddoppia la stessa cifra dispari nell’anno, come il primo
gennaio, tre marzo, cinque maggio, sette luglio, nove settembre, si chiama Sekku,
che significa i cambiamenti della stagione.
Soprattutto, poiché il Capodanno è
il giorno molto importante di un anno, si festeggiava in Giappone dal tempo
antico. Tradizionalmente, tutte le case giapponesi preparavano il Kadomatsu (l’ornamento
fatto di pino principalmente e poi aggiunto il bambù e qualche fiore) e Shimekazari
(fatto di paglia di riso con una specie del mandarino) e quello si mette avanti
alla porta invece questo si appende sopra l’ingresso. Queste due cose servono a
purificare la casa e l’ambiente, per ricevere la divinità dell’anno. Come ho
scritto nella sezione “Scintoismo”, la divinità rifiuta di dimorare al posto
sporco.
Il motivo di ornamentare il pino
alla porta, è proprio il pino simboleggia la prosperità eterna, perché è sempre
verde. Invece Shimenawa è fatto di paglia di riso, che è il cibo più importante
per noi giapponesi. Come ho già scritto qualche volta, noi giapponesi siamo
stati la razza agricoltore per
lungo tempo e soprattutto il riso è il cibo
principale e anche una volta si usava come la tassa.
Naturalmente adesso,
questa abitudine è un po’ sparita, e ormai il Giappone è il paese industriale
anzi che agricoltore, e anche Kadomatsu si vede raramente. Ma, ancora Shimenawa
si mette all’ingresso di quasi tutte le case. E poi, noi scriviamo Nengajyou
(la cartolina su cui c’è scritta la frase di auguri per l’anno nuovo, spesso
anche con l’illustrazione dell’animale dei dodici segni astrologici, che è per
esempio il cinghiale a questo anno 2019), e la impostiamo fino alla fine dell’anno,
in modo che possa arrivare alla destinazione al Capodanno. L’ufficio postale raccoglie
tutte queste cartoline e le tiene fino alla mattina del Capodanno e le
distribuisce. (È guai, se arrivasse all’ultimo giorno dell’anno!)