Due foto della luna di autunno |
Makura no Soushi (166)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (165)
Cento trentèsimo (2)
Il signor Tadanobu, un giorno mi ha
chiamato e detto:
“Come mai voi non volete approfondire
la nostra relazione? Sono certo che voi avete la simpatia con me, però, mi pare
che siate un po’ distaccata sempre da me. Siamo vecchi amici e noi siamo uomo e
donna. Perciò, è un po’ strano il vostro atteggiamento così indifferente contro
me. Nel futuro vicino, io lascerò la posizione del capo di Kuroudo, (N.B: l’uomo
che si occupava una volta a questa posizione, quasi sempre dopo faceva la buona
carriera fino al consigliere oppure anche al ministro), quindi, ovviamente non
potrò venirci spesso come adesso. Allora, cosa rimane dentro me, come il
ricordo di voi?”
Io gli ho risposto:
“Secondo me, non è mica necessario
di spiegarne. Forse non sarà tanto difficile per me, di approfondire il nostro
rapporto, ma, se ci saremo innamorati da uomo e donna, io non potrò più lodarvi
in pubblico. Questo mi dispiace. Io, sempre dico del bene di voi anche avanti
all’imperatore e io lo faccio sempre intendendone il mio ruolo. Se noi siamo
una volta innamorati, proverei un po’ esitazione di osare dirlo. Perciò, basta
che noi abbiamo la simpatia tra di noi, io penso così, ma non siete d’accordo?”
Il signor Tadanobu ha detto:
“Ma, non sono d’accordo. Dove c’è
male per una donna di dire del bene dell’uomo innamorato? Ci saranno tanti
esempi in questo mondo.”
Ho risposto:
“Se io lodi l’uomo troppo caro, nel
caso della donna sarà uguale, quando ascolto qualche calunnia di lui o lei, anche
se poco, perderò tutta la calma. Non vorrei diventare così.”
Lui ha detto:
“Ma che! È troppo deplorevole per
me.”
Questa storia era anche il ricordo
tanto carino per me.
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