domenica 28 ottobre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 164~


Due foto dell'uomo che tiene Shaku


Makura no Soushi (164)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (163)

Cento ventinovesimo

Una notte, quando noi facevamo il servizio notturno, una mia collega ha detto:

“Quando un nobile giovane ha fatto la promozione al sesto grado pochi giorni fa, si usava appositamente l’asse del recinto della nostra sede per fare Shaku (N.B: Una tavoletta stretta e lunga che si teneva dai nobili e funzionari nella occasione della cerimonia, con il vestito ufficiale. Come si vede nella foto di sopra, questo Shaku, che aveva la lunghezza circa 30cm, si teneva alla mano destra e all’inizio, i cortigiani la usava come gli appunti per la cerimonia, attaccando la carta alla parte dietro, su cui c’è scritto tutto il programma della cerimonia, che era molto complicato. Invece, dopo, questo Shaku si usava come uno ornamento da tenere nella cerimonia. Il materiale di questo era solitamente il legno oppure qualche volta anche l’avorio. Shaku, si teneva ai tutti i nobili e funzionari nell’epoca di Heian, ma, nel caso di questo articolo, questo uomo avrà fatto il nuovo Shaku, con la occasione della sua promozione.) Come mai? Loro potevano anche usare il recinto dell’altra parte.”

Allora, a causa di questa parola, le altre ancelle hanno cominciato a menzionare le cose spiacevoli, come seguenti:

“Ogni Kimono ha il suo nome. Secondo me, è eccessivo! Basta solo Kimono lungo o corto.”

“Non ha senso di chiamare Karaginu (il vestito dello stile cinese). Basta chiamarlo il vestito corto.”

“Ma questo, originalmente è cominciato a indossarsi in Cina, quindi, secondo me, sarà giusto.”

“Non mi piace il nome di Hakama (una specie delle pantaloni), sarà meglio dire il vestito per le gambe, se no, basta chiamarlo il sacco.”

Così, erano tanto rumorose, e alla fine io le ho detto:

“Basta, basta! Siete chiassose. Io mi stacco da qui. Or su, andiamo a dormire.”

Allora, un monaco che è stato al servizio notturno nella stanza vicino, ha detto con la voce arrabbiata:

“No, no. Ormai, non cessate questo argomento. Continuate per tutta la notte.”

Questo era naturalmente la sua ironia, e noi siamo state un po’ sorprese, però, nello stesso tempo, era anche ridicolo!

(N.B:


In questo periodo, era normale che il monaco è stato al servizio notturno per l’imperatore. E poiché lui ha dovuto sentire sempre le chiacchiere insignificanti delle ancelle, avrà perso la pazienza infine a questa notte.)