mercoledì 19 settembre 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 155~


Due foto di Kinko



Makura no Soushi (155)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (154)

Cento sedicesimo (6)

È anche interessante di chiudermi nel tempio verso la fine del febbraio o all’inizio del marzo, proprio quando è fiorito il ciliegio pienamente. A questa stagione, i nobili, soprattutto giovani, vestono la giacca di colore rosa, cioè quello del fiore di ciliegio, e Sashinuki (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 119~”), stretti fortemente all’orlo, perché devono vestirsi comodamente per camminare. 

I loro seguiti anche indossano il vestito di colore vivace, o di prugna o verde chiaro, disegnato di varie figure. Uno di loro, snello e bello, portando un ramo di ciliegio, suona Kinko (una specie di campana come si vede nella foto di sopra, che è stato usato nel tempio oppure qualche volta anche nell’ accampamento per la comunicazione). È molto suggestivo!

Vedendo questa scena dall’interno del mio compartimento nel tempio, capisco chi è. Ma quella persona non sa che ci sto io, quindi, passa via in fretta avanti al mio compartimento senza vedere attorno. Allora, mia accompagnatrice mormora inconsapevolmente:

“Ma vorrei far sapergli che ci stiamo qui.”

È tanto carina.

Comunque, quando vado a chiudermi in un tempio, oppure faccio la escursione al posto un po’ lontano, non mi piace di portare solo i servi miei. Sarà tanto divertente se andassi con le due o tre persone che ci intendiamo bene e di condizione uguale. Sarà ancora meglio, se possa parlare francamente delle varie cose sia piacevoli sia spiacevoli con queste accompagnatrici.

Naturalmente i servi non sono mali, o anzi, ce ne sono alcuni con chi posso parlare francamente, ma comunque, poiché stiamo sempre insieme, mi sento mancare un po’ la freschezza. Anche gli uomini, sembra che loro pensino come me, perché ci sono tanti quelli che cercano espressamente gli accompagnatori e chiedono a loro di fare il cammino insieme.