Due foto del tuono |
Makura no Soushi (122)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (121)
Novantacinquesimo paragrafo (8)
Io quindi, ho detto a una mia collega:
“Tu la scrivi!”
Lei mi ha risposto:
“No, no, questo è il tuo lavoro.”
Mentre facevamo un po’ di tira e molla
cosi, è diventato tutto buio il cielo e ha cominciato a piovere e anche a
tuonare tremendamente. Allora noi tutte, avendo molto paura, abbiamo girato il
corridoio per chiudere tutti i cancelli negligentemente.
Il tuono ha continuato a suonare per lungo
tempo e noi, per molta paura, abbiamo dimenticato di comporre Waka.
Al cader del giorno, il tuono stava
allontanandosi pian piano, e finalmente ho cominciato a comporla, ma, tanta
gente ci ha visitato per salutare l’imperatrice (in questo periodo, nel mondo
aristocratico, era abitudine di visitare una persona superiore dopo qualche
calamità naturale come il tuono, la neve e la pioggia grave ecc, per esprimere
la loro apprensione) e noi tutte le ancelle ci siamo state occupate di
intrattenerli, perciò non ho potuto avere il tempo di farne. E mie colleghe
erano indifferenti tutte, perché il signor Kinnobu ha mandato quella Waka
indicandomi per nome. Secondo loro quindi, sono io che devo rispondergli.
Tuttavia, io già ho perso la voglia di
scriverla a questo momento e ho detto a tutte:
“Ormai, è troppo tardi. Allora vi
raccomando di non far sapere ad altri della nostra escursione possibilmente.”
E ho cercato di volgere tutto in riso.
Ma l’imperatrice mi ha detto:
“Potete comporla anche adesso, però mi
pare che voi non ne abbiate la voglia proprio.”
Il suo modo di parlare un po’ imbronciato cosi,
era tanto carina e le ho risposto:
“Ma ormai non sarà tanto interessante
anche per lui, di aver la mia risposta ritardata cosi.”