Sopra, la porta Shitomi Do quando è aperta Sotto, quando è chiusa |
Makura no Soushi (63)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (62)
(Il paragrafo da 54 al 59 è
saltato)
Il sessantesimo paragrafo
L’uomo ideale per la donna:
All’alba, quando lui va via dalla
stanza della sua donna, è meglio essere vestito un po’ sciolto. Cioè, l’uomo in
genere, si vede più affascinante quando fa vedere alla donna il suo aspetto di
lasciarla malvolentieri. Per esempio, sul far del giorno, lui si alza con aria
affaticata e sospira quando gli dice la sua donna:
“È già mattina! Ti alza presto! Se
qualcuno ti guarda, cosa dirà di noi?”
La donna pero, nel cuore, si sente
gioia perché lui non vuole lasciarla. E lui, prima di vestirsi, avvicinandosi
alla donna, sussurra dolcemente le parole d’amore all’orecchio di lei. Poi
comincia a vestirsi pian piano, non ne dimostrando apposta a lei.
Dopo, lui la porta alla porta
Shitomi Do (quella tipica nel periodo Heian che si apre su) e va via dicendo:
“Durante il giorno che noi siamo
separati, io penserò sempre solo di te.”
Allora anche la donna può seguire la
sua figura di spalle con lo sguardo pacificamente.
Invece quello non tanto simpatico:
All’alba, si alza improvvisamente come se
fosse venuto qualcosa in mente sua di colpo e si veste in ordine facendo rumore
e lega giustamente lo spago di Eboshi (consultate per favore “La serie della
letteratura giapponese ~ 35 ~”). Poi comincia cercare il suo ventaglio che ha
messo vicino al cuscino alla notte precedente. Tuttavia, poiché è ancora buio,
non può trovarlo facilmente, perciò lui fruga qua e là battendo il pavimento
con le mani, dicendo:
“Dove c’è, dove c’è?”
E quando l’ha trovato finalmente, si fa
vento col ventaglio rumorosamente e poi va via dicendo:
“Allora, io me ne vado.”
Purtroppo, quasi tutti gli uomini sono
cosi.