Due illustrazioni di Bodhidharma |
Ugetsu
Monogatari 77 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Aozukin
(Il cappuccio blu) ~ 10 ~
E il
giardino del tempio è tanto pieno di erbaccia da difficilmente poter
distinguere le cose. Le porte del palazzo principale e della sala da lettura
sono rimaste cadute marcite.
Kaian
allora, ha cercato il posto in cui lui ha fatto sedersi quel monaco padrone e
ci ha trovato un uomo magrissimo che sembrava quasi l’ombra. Questo uomo che si
è seduto dentro le piume delle pampas portava i capelli e la barba incolti e
mormorava qualcosa con la voce bassa e sottile.
Ascoltandola
con la massima attenzione, Kaian ha notato che ciò era una frase di quella
poesia Zheng-dao-ge.
Kaian ha
l’guardato fisso per alcuni momenti e poi, afferrando il bastone, ha tuonato
contro quel monaco:
“Somosan,
Nanno shoi zo. (una domanda da utilizzare fra i buddisti dello Zen che
significa (Come, cosa fai?)”
Appena
detto cosi, Kaian ha colpito la testa del monaco con il bastone. Allora, la
figura di questo uomo è scomparsa improvvisamente come se il ghiaccio sciogliesse
dal sole di mattina e sono rimasti solamente il cappuccio blu e l’osso sull’erba.
Si
supponeva che fosse sparita l’ossessione di lungo tempo finalmente. Dovrebbe
esserci la venerabile ragione e insegnamento del Buddismo, forse…
E cosi,
il nome di Kaian di grande virtù è diventato famoso in qualsiasi perse perfino in
Cina e il popolo l’ha elogiato dicendo:
“Sembra
che sia ancora vivo Bodhidharma (il fondatore dello Zen, vissuto nel sesto
secolo)”
Dopo di
che, gli abitanti del villaggio si sono radunati e hanno restaurato e pulito il
tempio, e invitato Kaian come il superiore di questo tempio. La setta del
tempio quindi, è cambiata da Shingon (una setta del Buddismo esoterico) a Soto
(una setta del Buddismo Zen) con il nome Taiheizan Daichuji e si dice che
ancora prospera.
(N.B
Taiheizan
è l’altro nome del tempio e Daichuji è il suo vero nome. All’inizio, come l'altro nome, si metteva quello della montagna dove sedeva
il tempio, ma, dopo dodicesimo secolo, è diventato popolare da metterlo a
qualsiasi tempio.
Poi l’ultima
frase “si dice che ancora prospera” è naturalmente basata sul periodo Edo in
cui questo romanzo era scritto
~ fine di “Aozukin” ~
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