Due illustrazioni del fantasma |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (52)
La
promessa rotta (4)
La
prossima notte pero, lei, volere o no, non ne ha potuto dubitare più. Verso
alle ore due, il cane ha cominciato abbaiare fortemente, poi si sentiva ancora
il suono della campanella, avvicinandosi piano piano a lei dal giardino. E lei,
come prima, non riusciva ad alzarsi neanche chiamare il servitore, mentre
l’ascoltava.
Nel
frattempo, è entrato nella sua stanza quel cadavere e ha detto con la voce
bassa e rauca:
“Tu,
va via! E non devi dire la ragione da lasciare la casa a nessuno. Se tu la
racconta a mio marito, io ti farei a pezzi.”
Il
fantasma, avvicinatosi proprio al letto della moglie giovane questa volta, ha
mormorato guardandola in viso e poi, le ha dimostrato la sua faccia deforme e
orribile.
Il
giorno dopo, quando il marito è tornato dal castello, la moglie giovane lo ha
supplicato abbassando la testa:
“Per
pietà, so che sono molto ingrata di dirti cosi, ma, io vorrei tornare a casa
dei miei. Ne chiederei il permesso subito, prego!”
Il
marito, sorpreso molto perché era un fulmine a ciel sereno per lui, ha
controbattuto:
“Hai
qualcosa non piacevole con me? Oppure, qualcuno ti ha trattato male durante la
mia assenza?”
“No,
giammai!” La moglie ha risposto tra i singhiozzi:
“Tutti
mi trattano molto bene, ma, io non posso starci ad ogni modo. Ti chiedo favore
di consentire ai miei desideri, per carità.”
Il
marito, meravigliandosi sempre più, ha detto a voce alta senza intenzione:
“Ehi,
mi dispiace se tu non stai bene in questa casa, ma io non capisco perché tu mi
chiedi di andare via, se non ci sia nessuno che ti tratta male. Tu me lo chiedi
proprio dai tuoi sentimenti?”
Allora
lei, contorcendosi dalla tristezza, ha risposto:
“Se
tu non me lo permetta, io dovrei morire.”
Il
marito è rimasto zitto per alcuni momenti. Lui ha pensato ripetutamente alla
ragione della richiesta inaspettata di sua moglie pero, non gli è venuto niente
in mente.