Due foto del cane giapponese |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (51)
La
promessa rotta (3)
D’improvviso,
ha cominciato ad abbaiare acutamente il cane. Il suo modo d’abbaiare era
talmente anormale che sembrava d’essere intimidito da qualcosa strana.
Lei
era assalita da un terrore, come se fosse in un sogno orribile. La campanella
suonava certamente nel giardino di sua casa. Lei ha provato di svegliare un
servitore, ma, non si sa perché, non ha potuto muoversi neanche far uscire la
voce.
Nel
frattempo, il suono della campanella si stava avvicinando sempre più a lei, e
poi, anche il cane abbaiava più fortemente.
A
questo momento, entrava una donna improvvisamente nella sua camera come una
ombra. Tuttavia, tutte le imposte scorrevoli erano ben serrate, nemmeno si
apriva la porta della sua camera.
La
donna ignota si metteva il vestito bianco da indossare il morto e teneva la
campanella come un pellegrino. E nella sua faccia non c’era il bulbo oculare, che
sembrava proprio un cadavere avvizzito dal tempo. Poi, sul suo viso senza gli occhi, cadevano i capelli in disordine.
La
donna, tramite quei capelli disordinati, guardando la giovane moglie fisso con
gli occhi senza i bulbi, ha detto con la bocca senza la lingua:
“In
questa casa….in questa casa, tu non devi stare. Io sono ancora la moglie in
questa casa. Tu, va via! Ma, tu non devi dire la ragione da lasciare la casa a
nessuno. Se tu la dica a mio marito, io ti farei a pezzi.”
Appena
detto cosi, la fantasma è scomparsa d’un tratto. La giovane moglie è svenuta
per lo spavento terribile e restava cosi fino all’alba.
Nonostante
di ciò, sotto la luce del sole brillante, lei si domandava se fosse vero o no quello
che era successo ieri notte. Ma, non potendo dimenticare quella parola d’avvertimento,
non ne raccontava a nessuno, neanche al marito.
L’altro
lato, era tanto difficile di pensare solo che avesse sognato male, ad ogni
modo.