Due foto della scena della cerimonia religiosa della veglia funebre |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (34)
Il
diavolo antropofago (2)
Musou
ha risposto:
“Vi
ringrazio della vostra gentilezza. Ma mi potevate dire della morte di vostro
padre quando ci sono arrivata, allora io, magari, potevo fare il servizio
religioso per voi. Sicuro che ero un po’ stanco, pero, non tanto quanto da non
riuscire a compiere il servizio buddista come un monaco. Se ne sapessi prima, l’avrei fatto subito…..Ma comunque, lo reciterò il sutra lo
stesso, magari dopo che voi andate via e starò accanto al cadavere tutta la
notte. Voi avete detto che potrebbe succedere qualche fenomeno strano se io
rimani qui, ma io non ho paura niente di fantasma o qualcosa di questo genere. Non
vi preoccupate mai di ciò per favore.”
Il
padrone giovane, ascoltando le parole tranquille del monaco, ha dimostrato d’essere
sereno di cuore, e ringraziato. Dopo, tutti i membri della famiglia e altri
partecipanti alla cerimonia religiosa della veglia funebre sono anche venuti a
ringraziargli, e poi, il padrone ha detto:
“Allora
signor monaco, mi dispiace di lasciarvi da solo qui, ma noi dobbiamo andare
via. Secondo la regola del villaggio, nessuno di noi abitanti può rimanere in
casa con il cadavere a mezza notte. Mi raccomando, state attento. Se caso mai
succeda qualcosa strana, me lo parlate per favore quando ci sarò tornato.”
Fra
un po’, sono andati via tutti quanti e Musou è entrato da solo alla camera in
cui era lasciato il cadavere. Attorno di questo, si trovavano le offerte
normali e la piccola luce.
Lui, dopo aver recitato il sutra, ha emesso una
parola da condurre lo spirito del defunto per non farlo perdersi, con la grande
voce.
Dopo di che, lui ha cominciato a fare la
meditazione Zen. Tutto il villaggio era
completamente deserto e non si sentiva nemmeno un suono.
Quando
la notte era inoltrata e diventata sempre più tranquilla, una figura vaga e
grossa è entrata improvvisamente in casa senza nessun rumore. Appena l’ha
vista, Musou si sentiva come se fosse legato saldamente ed era rimasto senza
parole.
Allora, questa figura grossa, tenendo il cadavere con le mani, ha
cominciato a divorarlo dalla testa fino al vestito del morto come il gatto che
mangiava il topo. E dopo aver mangiato il cadavere esaurientemente, ha fatto la
stessa cosa anche alle offerte. E poi, è andato via, non si sa dov’è, senza nessun
rumore.