La quaglia |
La cutrettola |
Volume terzo (29)
Allora, anche l’imperatrice
ha cantato:
“Sulla collinetta in Yamato,
è costruito il palazzo da fare la cerimonia della nuova raccolta. Vi è
cresciuta una camelia sacra che ha le foglie larghe. Nostro imperatore, figlio
del sole, ha il cuore grande come queste foglie ed è splendente la sua faccia
come il fiore di camelia. Gli date il calice di Saké, il segno di felicità.
Oserei dire questa cosa come la parola conclusiva.”
E poi, l’imperatore ha
cantato:
“Tutti i cortigiani, portando
un Hire (una stoffa sottile stretta e lunga, che era creduta in cui ci fosse il
potere magico per cacciare via gli insetti nocivi nel vecchio tempo) sul collo come una quaglia
macchiata di bianco al collo, camminando con lo strascico lungo come una
cutrettola, radunandosi come i passeri che stanno beccando il mangime nel
giardino, si sono ubriacati. Il figlio del sole osa dire questa cosa come la
parola conclusiva.”
Queste tre canzoni si
chiamano Amagatari Uta, che è il nome generico delle canzoni cantate nel
palazzo imperiale tradizionalmente.
Dopo, l’imperatore ha lodato
Uneme venuta da Mie e dato a lei tanta ricompensa.
Poi, quando gli ha offerto il
Sakè anche Odohime a questo banchetto, l’imperatore ha cantato:
“È venuta una ragazza nel
palazzo, portando un vaso di Sakè. Lo tieni bene. Lo stringi con le mani, oh
ragazza che porta il vaso di Sakè.”
Questa si chiama Ukiuta che
significa la canzone per offrire il Sakè nel banchetto. Allora Odohime ha
risposto:
“Io vorrei diventare una
tavola del bracciolo su cui il mio grande signore appoggia mattina e sera.”
Questa si chiama Shitsu Uta,
che è il nome di una canzone.
Quest’imperatore è morto a
124 anni e la sua tomba si trova a Takawashi di Tajihi (una zona nella città
Habikino, in Osaka).