Il peschereccio del tonno |
Il tonno |
Volume terzo (32)
Il principe dunque, ha
cantato:
“Quando io guardo il posto
dove le onde si alzano nel torrente, si trova mia moglie che sta sulla pinna di
un tonno smarrito.”
Allora Shibi si è arrabbiato
di più e ha cantato:
“La siepe del palazzo del
principe è stata legata fermamente con tanti nodi, ma essa si romperà subito,
si brucerà fra poco.”
Il principe ha cantato di
nuovo:
“Il pescatore che vuole
arpionare un tonno se gli affezionerebbe se questo tonno si allontani. Oh,
Shibi, sarà impossibile per te di catturarlo.”
(N.B:
In questo caso, il pescatore
vuol dire Shibi no Omi e il tonno è la ragazza Ofuo.)
Loro due, combattendo cosi
con la canzone, hanno passato una notte e se ne andavano.
Il prossimo giorno, i due
principi Oke e Woke, hanno discusso e uno ha detto all’altro:
“I cortigiani stanno nella
corte imperiale ogni mattina in genere, e al giorno, loro si radunano nella
casa di Shibi. Sta mattina, Shibi sta dormendo ancora molto probabilmente, quindi
adesso sarà il momento giusto da uccidere Shibi.”
E loro hanno raccolto subito
le forze armate, circondato la casa di Shibi e l’hanno ammazzato.
Dopo di che, i due principi
si cedevano il trono tra di loro. Il principe Oke ha detto al suo fratello alla fine:
“Se tu non palesassi il
nostro nome a Odate nella casa di Shijimu, noi non saremmo chiamati in questo
palazzo imperiale. Questo è proprio la tua gesta, quindi, tu devi salire al
trono prima anche se io sono fratello maggiore.”
Poiché la sua risoluzione è
molto solida, Woke, non potendo rifiutarne più, è diventato l’imperatore.