Due foto della scena di Hakko |
Hakko
Hkko significa una cerimonia buddista, che si recita un sutra e se
ne fa la lezione fra di monaci, dividendola in otto volte in un tempio o anche
in una casa privata. In questo caso, il sutra scelta è Saddharmapundarika-sutra
(significa “Il sutra di Dharma (vuol dire generalmente la norma morale) suprema
e sacra del loto bianco pulitissimo”).
Questa cerimonia si svolge come seguente (il caso che si è fa in
una casa):
Prima di tutto, il padrone invita alcuni monaci buddisti e anche i
suoi conoscenti partecipanti della cerimonia a sua casa in cui sono preparati i
posti per i monaci e partecipanti. E loro eseguono la cerimonia due volte al
giorno (cioè alla mattina e sera) per quattro giorni.
Questo sutra, naturalmente nato in India che è scritto in
sanscrito, era tradotto in cinese da vari traduttori, e ci sono sei tipi. Ne sono
rimasti tre e fra questi tre, in Giappone è il più diffuso quel tradotto da
Kumarajiva (vissuto 344-413, che è nato dal padre indiano e invitato come l’insegnante
del Buddismo in Cina e ha tradotto tanti sutra in cinese) che consiste di otto
rotoli. (N.B: In Giappone, il sutra si usa direttamente quel tradotto in cinese.)
Perciò, questi otto rotoli si fanno la lezione dividendo in otto volte.
Il dettaglio è che, prima si recita il sutra, poi l’insegnante interpreta
la frase di ciò. Poi dopo, un altro monaco fa la domanda dottrinale e l’insegnante
gli risponde. E il monaco giudice la giudica. E altro monaco (solitamente un po’
meno esperto) si incarica del moderatore.
All’inizio, nel periodo Heian, questa cerimonia è cominciata come
la funzione commemorativa per i defunti. E poi, questo sutra era creduto
devotamente dai nobili come quello da proteggere lo Stato e da dimostrare la
strada più diretta per andare al mondo assoluto agio e pulito dopo la morte.
Soprattutto, nel quinto rotolo, c’è scritto che, anche le donne e
gli uomini cattivi possono andare a questo mondo dopo la morte, quindi, non
solamente gli uomini ma anche le donne ha tenuto ogni tanto questa cerimonia. (N.B:
Nel periodo del Buddismo primitivo, si insegnava che le donne non potevano
andare al mondo assoluto agio e pulito direttamente dopo la morte, ed è
considerato che loro, prima di andarvi, dovevano rinascere una volta in un uomo.
Invece, dopo che è nato il Buddismo Mahayana attorno al primo secolo, sono
scritti tanti sutra e anche è espansa l’idea e la filosofia buddista in vari
modi. Saddharmapundarika è uno dei sutra più rappresentativi e importanti nel
Buddismo Mahayana.)