domenica 24 marzo 2019

La serie della letteratura giapponese ~ 204~


Due foto del monte Kazuragi



Makura no Soushi (204)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (203)

Cento cinquantesimo sesto (5)

Il sig. Tadanobu ha detto:

“Che vergogna! Ho recitato quella poesia che mi è venuta immediatamente pensando solo di citare da quella di addio all’alba. Ho perso la faccia veramente! Comunque, mi sono sbagliato di recitare quel genere di poesia senza riflettere, nel posto che ci sono tante donne spiritose così.”
E lui rideva dopo aver ripetuto queste parole. Poi, ha continuato di parlare:

“Per favore, non ne strombazzerete agli altri. Sarò deriso da tutti. Ormai fa chiaro completamente, e non c’è niente l’altra maniera che scappare via per la divinità del monte Kazuragi. (1)”

È andato via.

Io quindi, ne volevo parlargli all’occasione della festa della Via Lattea, ma, poiché lui è diventato il consigliere di Stato, non c’era molta speranza di vederlo a questa festa giusto in tempo.

“Magari, potrò mandargli la lettera….”

Mentre pensavo così, per fortuna, lui si è presentato all’abitazione dell’imperatrice alla notte della festa della Via Lattea. Io quindi, ho gridato nel cuore “Evviva!” e voluto subito di mettere la storia di quella notte dell' aprile all’argomento.

Poi, ho pensato:

“Ma se io glielo parli direttamente, lui si ricorderà subito. Questo non è tanto spassoso. Tuttavia, se io glielo parli improvvisamente, senza nessuna spiegazione, forse lui sarà lasciato in dubbio, non capendo subito di che cosa è.  Allora, io gli rivelerò quella storia dell’aprile solo quel momento.”

E ne ho parlato a lui, ma, lui mi ha risposto subito giustamente senza nessuna esitazione. Era molto bravo!

(1): Secondo la leggenda vecchia, nel monte Kazuragi, situato nella provincia di Nara, abitava una divinità chiamato Hitokotonushi. Questa divinità era incaricata di costruire un ponte di pietra, ma, lui lavorava solo alla notte, perché si vergognava di farsi vedere la sua faccia brutta agli altri sotto la luce del sole.
Tadanobu, ricordandosi di questo aneddoto, ha detto di andare via come quella divinità del monte Kazuragi, perché è diventato all’alba. Ma, lui stesso era bell'uomo secondo Shonagon.