Due foto della processione che si fa ancora adesso |
Makura no Soushi (198)
~ Il primo saggio in Giappone,
scritto da Sei Shonagon ~
Il testo (197)
Cento cinquanta quinto (2)
Le cose irritanti (2)
Nel caso che sono ritardata per vedere la processione. Quando ci
sono arrivata, la processione è già andata via e solo ho potuto vedere il bastone bianco
di un capo della scorta che sta dietro alla processione. Allora, è tanto spiacente quanto mi viene la voglia di
scendere dal mio carro e di tornare ai piedi.
Nel caso che passa una persona che non voglio presentarmi davanti a lei, mi
nascondo al fondo allontanando l’avvolgibile, ma devo suggerire le parole alla
mia collega giovane che la intrattiene. (N.B: Poiché Shonagon era eloquente, le
sue colleghe (soprattutto giovani) spesso le hanno chiesto l’aiuto quando hanno
bisogno di intrattenere qualcuno abbastanza importante.)
Quando è nato il bambino che tutti aspettavano, e per lui si fa la festa del
cinquantesimo giorno e centesimo giorno dalla nascita, ma comunque, non vediamo
l’ora che lui cresca.
Nel caso che faccio passare il filo per la cruna dell’ago sotto la
luce troppo debole, soprattutto quando ho bisogno di cucire il vestito in
fretta, è veramente irritante. Io quindi, spesso chiedo a una mia conoscente di
aiutarmi, cioè io schiaccio la parte dove c’è la cruna, e lei cerca di farcelo
passare. In questo caso, anche lei lo fa affrettatamente, perciò trova la
difficoltà di più. Allora, io, perdendo la pazienza alla fine, le dico “Basta!”.
Tuttavia lei, non mi dando orecchio, insiste di farlo passare e
non ne riesce. In questo caso, quasi mi viene l’odio per lei.