domenica 26 agosto 2018

La serie della letteratura giapponese ~ 148~


Due foto di Kesa


Makura no Soushi (148)

~ Il primo saggio in Giappone, scritto da Sei Shonagon ~

Il testo (147)

Cento quindicesimo paragrafo (3)

E lui, Nobutaka, alla fine di marzo, è andato a Kinpusen con la giacca bianca e Sashinuki (consultate per favore “La serie della letteratura giapponese ~ 119~”) di colore viola forte, coprendo la spalla con Kesa (1) di colore giallo oro. Poi suo figlio è stato con la giacca blu, sotto di giacca rosso, e Hakama (una specie delle pantaloni) con il disegno vivace. Comunque, i loro vestiti erano molto vistosi. E quando loro due sono andati al monte Kinpusen vestiti così, tutta la gente che li passava vicino si sorprendeva e si stupiva dicendo:

“Mai visto uno che viene a questo monte vestito in tale maniera!”

Tuttavia, loro due sono tornati a Kyoto senza problema a primo giorno di aprile. E inoltre, verso dieci di giugno, Nobutaka è stato nominato il governatore del paese Chikuzen (una zona della isola Kyushu, e nel periodo di Heian, Chikuzen era paese ricco e tutti i nobili di media classe volevano ottenere questo posto).

Perciò come aveva detto lui, la divinità non s’arrabbiava con lui, e al contrario, si può dire che la sua preghiera era esaudita.

Questa storia non appartiene al tema di questa sezione (quelli che suscitano compassione alla gente), ma poiché avevo toccato il monte Kinpusen all’inizio, ho scritto anche questa.

(1)Kesa è una stoffa rettangolare da mettersi a tracolla, cioè dalla spalla sinistra alla ascella del braccio destra che si porta sopra il vestito. Kesa è normalmente una roba che si veste il monaco buddista, ma in questo caso, poiché Nobutaka va a pregare al monte Kinpusen dopo aver fatto la purificazione, se la vestiva, nonostante che lui non era monaco.
Kesa, originalmente era molto semplice che si vestiva il monaco indiano, poi, dopo essere introdotto il Buddismo in Cina e Giappone, questo è diventato man mano vistoso sia il colore sia il disegno come si vede nella foto di sopra.