Ugetsu
Monogatari 67 (la storia della pioggia e luna)
~
scritto da Akinari Ueda ~
Jasei no In (la storia di un uomo attaccato
dallo spirito del serpente) ~ 28 ~
Il monaco, dopo aver sentito la storia, ha
detto:
“Sarà certamente il problema molto grave per
voi. Io sono già vecchio cosi, quindi, non so se possa fare la preghiera
efficace per voi o no, ma, non posso neanche abbandonare la sventura abbattuta
su di voi. Comunque, voi tornate subito a casa ed anche io ci verrò quanto
presto possibile.”
Poi consegnando Kesa (una stola di un bonzo,
indossata traversamente da sinistra a destra), impregnata d’incenso di papavero,
e ha continuato a parlare:
“Deludendo il fantasma con parole dolci,
coprite dalla sua testa con questa Kesa e rendetelo immobile con tutte le
vostre forze. Se indeboliste la forza, questo scapperebbe subito, perciò voi
dovrete utilizzare tutte le vostre forze per farne, magari pregando il Budda
nel cuore.”
Il suocero quindi, è tornato a casa con la
gioia, facendo correre il cavallo. E appena tornato a casa, lui ha dato Kesa a
Toyoo segretamente, dicendogli tutto quello che aveva sentito dal monaco.
Toyoo è andato di nuovo alla camera da letto
nascondendola in seno e ha detto alla donna:
“Il mio suocero mi ha dato il permesso di divorziare
dalla moglie finalmente. Ora vieni con me.”
La donna, ascoltandolo, gli ha dimostrato lo
stato pieno di gioia. Invece Toyoo, approfittando il momento in cui lei ha
allentato l’attenzione, ha coperto dalla sua testa con Kesa e l’ha fissata con
tutte le forze.
“Che dolore! Perché tu mi fai la cosa crudele
cosi? Allenta le tue mani un po’, prego!”
La donna ha gridato cosi, ma, Toyoo ha concentrato sempre
più la sua forza nelle braccia.
Nel frattempo, è arrivato il monaco con la portantina. E
lui è sceso dalla portantina aiutato dalla famiglia Shoji ed è entrato nella camera da letto pronunciando delle
formule magiche nella bocca. E lui, tenendo da parte Toyoo, ha levato Kesa.
Allora, vi si è trovata Tomiko svenuta su cui un serpente bianco di un metro di
lunghezza avvoltosi a spirale ed immobile. Il monaco, catturandolo, l’ha messo
nel vaso di ferro, tenuto dal suo discepolo. Poi quando lui ha pronunciato
delle formule magiche di nuovo, è uscito dal paravento un altro serpente di 30
cm di lunghezza strisciando. Il monaco ha catturato anche questo e l’ha messo
nel vaso di ferro.
Dopo di che, lui ha avvolto i vasi di ferro in cui
erano rinchiusi due serpenti con la forza delle formule magiche, con quella
Kesa ed è andato via.
La famiglia di Shoji l’ha salutato rispettosamente
dicendo le parole di gratitudine con le mani giunte.
Il monaco, tornato al tempio Dojyoji, ha fatto scavare
profondamente il giardino avanti alla sala principale e seppellito i vasi sotto
terra in modo che i due serpenti non potevano uscire mai più al mondo umano.
Si dice che è rimasta ancora oggi la tomba del serpente
nel tempio Dojyoji.
Da una parte, Tomiko, la figlia di Shoji, purtroppo si
è ammalata a causa dello spirito del serpente che si era impossessato di lei e
morta. Invece Toyoo, è riuscito a vivere lungo salvo e sano.
È tramandato di dire cosi.
~ fine di “Jasei no In” ~
Il foto di Kesa |