mercoledì 6 aprile 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (102)


Due foto di Biwa


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (66)

La storia di Hoichi senza le orecchie (2)

Vicino a questo tempio Amida-ji, era situato un cimitero in cui erano costruite alcune stele incise dei nomi dei Taira, che erano affogati con l’imperatore giovane. E ogni anno, all’anniversario della morte di loro, la gente faceva celebrare la funzione per consolare la loro anima.

Dopo essere costruiti il tempio e le stele, i fantasmi dei Taira hanno cominciato a diminuire la loro attività, ma ogni tanto succedevano le cose strane ancora. Questo significava che l’anima perduta di loro non era andata a Nirvana tutta quanta.

Centinaia anni prima da ora, abitava un non vedente, chiamato Hoichi, a Akamagaseki. Lui era famoso per la sua abilità come il suonatore di Biwa (un strumento antico che è simile a liuto). Lui ha imparato di raccontare la storia suonando Biwa dalla infanzia, e già da piccolo, era tanto bravo quanto più il suo maestro. Soprattutto, lui era molto conosciuto come il professionista di raccontare la storia di Taira e Minamoto.
Segnatamente, quando lui raccontava la scena della battaglia a Dannoura suonando Biwa, tutti lo ammiravano molto dicendo che anche il diavolo non poteva fare a meno di piangere.

Una volta, Hoichi fu tanto povero, ma fortunatamente ha potuto avere una persona che lo sosteneva. Questa persona era il monaco del tempio Amida-ji. Questo monaco amava molto la poesia e la musica, quindi, chiamando spesso Hoichi al tempio, ha voluto ascoltare il Biwa.

Poiché il monaco si è commosso alla abilità eccellente di questo giovane suonatore, gli ha fatto una proposta di abitare nel tempio insieme e Hoichi l’ha accettata volentieri.

Hoichi quindi, era offerto una stanza nel tempio e anche il pasto.  E il suo dovere era suonare Biwa per il monaco, solo quando non era impegnato.