Il Sakè riscaldato a bagnomaria su Irori |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (57)
La
storia di Aoyagi (2)
Durante
il suo percorso di patimento, Tomotada ha trovato inaspettatamente una capanna
sotto il salice. Lui, incoraggiando il cavallo esausto, è riuscito ad arrivare
stentatamente a questa capanna e ha bussato fortemente la porta chiusa.
Allora,
era aperta la porta e apparsa una donna vecchia. Lei, guardando l’uomo giovane
e bello, ha detto con la voce gentile:
“Oh,
oh, mi spiace tanto di vedere il Samurai cosi giovane che viaggia da solo nella
bufera….Su, entrate dentro per favore.”
Tomotada,
sceso dal cavallo e dopo aver portato il suo cavallo nel deposito situato dietro
la capanna, è entrato dentro.
Nella
capanna, c’erano un vecchio e una ragazza che si riscaldavano fianco a Irori
(focolare incassato nel pavimento della stanza) e loro due hanno invitato
Tomotada vicino al focolare con una certa gentilezza.
Dopo,
la coppia vecchia, riscaldando il Sakè (una volta, era usanza di riscaldare il
Sakè a bagnomaria fino alla stessa temperatura umana, prima di bere) e
preparando il pasto, hanno chiesto a Tomotada la situazione del suo viaggio.
Nel
frattempo, la ragazza giovane si è nascosta dietro il paravento. Il suo vestito
era molto povero e anche i suoi capelli erano un po’ disordinati, ma, la sua
apparenza era molto graziosa.
Tomotada,
sorpreso dalla sua bellezza, e si domandava dentro di sé, perché si trovava una
ragazza tanto bella come lei, in questa capanna cosi povera e lontana da posti abitati.
Il
vecchio gli ha detto:
“Signore,
è molto lontano da qui all’altro villaggio e poi, la tormenta e il vento sono
orribili. Penso che sia troppo rischioso se voi partiate adesso. Mia capanna,
come lo vedete, è molto povera e non siamo in grado di offrirvi qualche trattamento
buono. Ma, se per voi va bene, alloggiate qui per favore. Noi ci occupiamo
anche bene del vostro cavallo.”
Tomotada
ha ricevuto con piacere questa proposta simpatica e onesta.
Dicendo
verità, Tomotada era molto felice nel cuore di aver avuto l’occasione da poter
guardare bene quella ragazza.
Dopo
alcuni momenti, era messo un tavolino da pranzo, su cui erano preparati i vari
piatti modesti ma premuri avanti a Tomotada. E anche la ragazza è apparsa dal
paravento. Lei si è cambiata d’abito sempre povero pero pulito e tessuto a mano,
e poi anche i suoi capelli erano pettinati e scesi a lungo.