Due foto della vista col salice |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (64)
La
storia di Aoyagi (9)
Dunque, dopo essere sposati, Tomotada e
Aoyagi sono vissuti insieme felicemente per cinque anni. Tuttavia, una mattina, Aoyagi
emetteva un gemito improvvisamente mentre lei parlava con suo marito. E la sua
faccia è diventata pallida a vista d’occhio e il suo colpo viene paralizzato.
Dopo alcuni momenti, lei ha detto con la voce
moribonda:
“Chiedo scusa di aver emesso il grido
indiscreto. Perché io ho avuto un dolore improvviso..….Senti, io penso che la
nostra relazione sia decisa dalla nostra precedente vita. Noi siamo sposati e
passati i giorni felici in questo mondo e credo che possa sposare con te ogni
volta della reincarnazione. Ma, il nostro rapporto in questa vita è già finito.
Io devo dirti addio. Ti prego di recitare il nome di Budda per me, perché io
morrò.”
“Non dire assurdità!” Tomotada ha gridato
sorpreso:
“Mi
sembra che la tua malattia non sia tanto grave. Riposati un po’ e guarirai
subito.”
“No no.” Aoyagi ha risposto:
“Io morrò. Non è una malattia immaginaria. Lo
so bene. Ormai, io devo dirti la verità. Scusa, io non sono essere umana. La
mia anima è quella d’albero e il mio cuore è anche uguale. La mia vita è
proprio quella del salice. E adesso, qualcuno sta tagliando l’origine della mia
vita spietatamente. Perciò io devo morire. Ormai è inutile piangere e gridare.
Prego, recita il nome di Buda presto, presto! Ohimè…”
Dopo aver parlato cosi, Aoyagi ha gridato
ancora una volta e voluto coprire la sua faccia con la manica, inarcando la
nuca bella indietro. Proprio a questo momento, la figura di Aoyagi diventava
sempre più scialba e andava a fondo finché a Tomotada sembrava che fosse affondata
fino al livello del pavimento.
Lui ha voluto sollevarla subito, ma trovato
solo il vestito e l’ornamento dei capelli sul Tatami, che era spoglia della sua bella. È sparita Aoyagi completamente.
Dopo di che, Tomotada si è fatto monaco e
girava per tutto il Giappone. E ogni volta che visitava il tempio, lui pregava
per l’anima di Aoyagi.
Un giorno, lui passava per caso il paese
Echizen in cui abitavano i genitori di Aoyagi. Ma la loro casa non se ne trovava né traccia neanche ombra. Lui
pero, ci ha scoperto tre ceppi del salice di cui erano vecchi due e giovane
l’altro. Gli pareva che tutti i tre fossero tagliati tanto tempo fa.
Tomotada ha costruito una stele su cui erano
incise le frase di Sutra al fianco dei ceppi per consolare l’anima di Aoyagi e
i suoi genitori.
~ La storia di Aoyagi, fine ~