domenica 27 marzo 2016

Le serie degli antichi racconti giapponesi (99)


La varietà dell'abito nuziale


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (63)

La storia di Aoyagi (8)

Il giorno dopo, Tomotada è stato convocato dal signor Hosokawa. Lui quindi, ha pesato che era già scoperta quella lettera e non poteva più evitare di essere punito gravemente.

“Forse il signore mi ordinerà di fare Seppuku (Harakiri), ma se non mi torni Aoyagi, per me sarà inutile vivere in questo mondo da solo. Comunque, se io dovrò morire, ammazzerò il signor Hosokawa prima.”

Pensando cosi, lui si affrettava alla residenza del signor Hosokawa, le due spade cinte alla vita. Entrato nella sala delle udienze, lui ha trovato il signor Hosokawa, seduto sul posto superiore circondato dai tanti vassalli vestiti ufficiali.

Tutta la gente pero, era tanto silenziosa quanto la statua di legno. Tomotada, avanzando un po’ con inchino, si sentiva perfino la difficoltà di respirare, perché il silenzio che copriva la sala gli sembrava come se fosse quello prima della tempesta.

A questo momento, il signor Hosokawa, alzandosi, scendeva dal posto superiore e prendendo la mano di Tomotada, ha cominciato recitare improvvisamente quella poesia che Tomotada aveva mandato a Aoyagi.

Quando Tomotada ha guardato la faccia del signore con sorpresa, ha visto una lacrima dolce negli occhi del signore.  E lui ha detto:

“Tomotada, ormai io so che tu e Aoyagi vi amate molto, io quindi, a posto del signor di Noto, vi perdono di sposare. Vi sposate qui davanti a me. Ci sono già i partecipanti e sono anche preparati i regali del matrimonio.”

Con il cenno del signore, le porte scorrevole della sala lontana erano aperte a un tratto. Allora, Tomotada vi ha trovato Aoyagi, vestita di sposa, circondata dai tanti vassalli che si sono radunati per partecipare alla cerimonia del matrimonio.


Cosi, Aoyagi era tornata da Tomotada. Le nozze erano celebrate con pompa.