La varietà dell'abito nuziale |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (63)
La
storia di Aoyagi (8)
Il giorno dopo, Tomotada è stato convocato
dal signor Hosokawa. Lui quindi, ha pesato che era già scoperta quella lettera
e non poteva più evitare di essere punito gravemente.
“Forse il signore mi ordinerà di fare Seppuku
(Harakiri), ma se non mi torni Aoyagi, per me sarà inutile vivere in questo
mondo da solo. Comunque, se io dovrò morire, ammazzerò il signor Hosokawa
prima.”
Pensando cosi, lui si affrettava alla
residenza del signor Hosokawa, le due spade cinte alla vita. Entrato nella sala
delle udienze, lui ha trovato il signor Hosokawa, seduto sul posto superiore
circondato dai tanti vassalli vestiti ufficiali.
Tutta la gente pero, era tanto silenziosa
quanto la statua di legno. Tomotada, avanzando un po’ con inchino, si sentiva perfino
la difficoltà di respirare, perché il silenzio che copriva la sala gli sembrava
come se fosse quello prima della tempesta.
A questo momento, il signor Hosokawa,
alzandosi, scendeva dal posto superiore e prendendo la mano di Tomotada, ha
cominciato recitare improvvisamente quella poesia che Tomotada aveva mandato a
Aoyagi.
Quando Tomotada ha guardato la faccia del
signore con sorpresa, ha visto una lacrima dolce negli occhi del signore. E lui ha detto:
“Tomotada, ormai io so che tu e Aoyagi vi
amate molto, io quindi, a posto del signor di Noto, vi perdono di sposare. Vi
sposate qui davanti a me. Ci sono già i partecipanti e sono anche preparati i
regali del matrimonio.”
Con il cenno del signore, le porte scorrevole
della sala lontana erano aperte a un tratto. Allora, Tomotada vi ha trovato Aoyagi,
vestita di sposa, circondata dai tanti vassalli che si sono radunati per
partecipare alla cerimonia del matrimonio.
Cosi, Aoyagi era tornata da Tomotada. Le
nozze erano celebrate con pompa.