domenica 25 ottobre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (55)


Due foto di Fusuma


Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (19)


Riconciliazione (3)


Avvicinandosi accanto a Fusuma (una porta scorrevole, fatta di carta ben disegnata) di questa stanza, lui vi ha trovato una luce accesa. Lui, quindi, si sentiva un presentimento piacevole e ha gridato di gioia aprendo la porta. 

C’era sua moglie!

Lei faceva del lavoro di cucito sotto la luce della lampada a stelo con paralume di carta.
Quando i loro sguardi si sono incontrati, lei sorrideva felicemente e ha detto:

“Che sorpresa! Tu, quando sei tornato alla città? Sono contenta che tu sei venuto qui nonostante che tanto buio.”

Gli anni non l’hanno cambiata niente. Lei era cosi giovane e bella come lui la teneva nella memoria. Più di questo, lui l’ha trovata proprio bella quando ha sentito la sua voce di sorpresa, un po’ tremante ma molto limpida come una campanella.

Lui perciò, si avvicinava a lei con tanta gioia e ha raccontato tutto quanto quello che era successo dopo averla lasciata.

“Quanto mi sono pentito del mio egoismo e quanto ho provato il sentimento misero dopo averti persa. Io, sempre chiedevo scusa a te nel cuore e mi lambiccavo il cervello per trovare il modo di compensarti.”

Parlando cosi, lui le ha chiesto scusa ripetutamente, accarezzandola.
Allora lei, come lui aveva voluto furtivamente, ha detto con la voce affezionata:

“Per favore, non tormentarti tanto. Mi trovo anzi, molto confusa se tu soffri per me.”

Poi lei ha continuato:

“Io pensavo da molto tempo che non sono degna di essere tua moglie. Tuttavia, quando tu m’hai lasciata, io ho dato la colpa alla povertà, non a me. Perché, tu sei stato sempre molto gentile a me. Io pregavo quindi, solo per la tua felicità in cuore mio. Infatti, se per caso tu vuoi compensarmi, a me basta che tu sei tornato da me. Io mi trovo felice moltissimo anche se sia in un istante.”