Due foto della città di Kyoto |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (17)
Riconciliazione (1)
C’era una volta, un Samurai di classe
bassa a Kyoto. Lui era spinto alla povertà di più, a causa di caduta della
famiglia del suo padrone. Lui quindi, è dovuto andare a servire il nuovo
padrone nel paese lontano, abbandonando la sua casa.
Lui, prima di lasciare la città di Kyoto,
ha ripudiato sua moglie con la quale era sposato per lungo tempo. Lei era bella
e buona, ma lui, dicendo la verità, aveva l’ambizione di trovare un’altra
moglie ricca che potesse essere utile per la sua carriera.
Dopo di che, lui ha potuto di sposare con
la donna di famiglia buona come aveva voluto ed è partito per la nuova sede del
suo incarico con lei.
Lui era un uomo talmente ignorante che non
sapeva il valore del legame coniugale da tanti anni. Ci sono due motivi che lui
si è comportato in tale maniera frivola:
L’uno di ciò era che lui è stato nella imprudenza
dall’impetuosità giovanile.
L’altro è che, a questo momento, l’orribile
povertà gli ha toccato nel vivo.
Nel frattempo, pero, lui ha cominciato a
capire man mano che il secondo matrimonio neanche gli rendeva felice.
La nuova sposa era tanto dura e
capricciosa. Perciò lui è cominciato a pentirsi via via della vita presente,
ricordandosi ogni tanto il tempo in cui è stato nella città di Kyoto.
“Io amo ancora molto bene la prima moglie.
Naturalmente, non è che non amo quella presente, ma io penso con la più
tenerezza a quella prima.”
Lui ha capito questa cosa di cuore
profondamente. E ripensandola, gli divorava sempre più il rimpianto del suo
atto ingrato per la prima moglie. Questo rimorso è talmente ingrandito che lui
non poteva trovare la pace nel cuore nemmeno un momento.
Il ricordo della prima moglie che lui
aveva trattato male, il suo dolce modo di parlare, il suo sorriso, la sua
premura e pazienza….Tutte le queste cose, attaccando al suo cuore, non andavano
mai via.
Lui ha sognato qualche volta di lei che
tesseva la stoffa per aiutare le cattive condizioni finanziarie. E ancora più
spesso, ha sognato di lei che stava sconsolata nella stanza piccola abbandonata,
asciugandosi le lacrime da sola con la manica rotta.
Il suo pensiero tendeva a tornare verso la
prima moglie, anche quando stava al servizio.