mercoledì 21 ottobre 2015

Le serie degli antichi racconti giapponesi (54)


Due foto della casa trascurata



Kwaidan (la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (18)


Riconciliazione (2)


Ogni tanto, lui si domandava furtivamente se la prima moglie cosa stesse facendo, come stesse passando la vita. Ciò nonostante, lui aveva un certo credo che lei non avesse mai l’altro uomo e perdonava se lui tornasse da lei.

Lui quindi, ha deciso di visitarla quando torna alla città, chiedendole scusa e facendole il compenso quanto possibile, di vivere con lei come prima.

Pensando cosi, passavano ancora alcuni anni.

Nel frattempo, il compito del suo signore è finito e lui anche era liberato dal suo dovere.

“Orsù, io potrò tornare da mia cara.”  Lui ha parlato cosi da solo. “Io ho fatto veramente male per lei. Ero proprio ingrato e stupido!”

Lui ha mandato la seconda moglie alla casa dei suoi genitori (comunque, lei non ha generato nessun figlio) ed è tornato subito alla città. E non volendo perdere tempo di disfare la valigia, ha visitato la casa della prima moglie.

Era già notte inoltrata. La città di Kyoto era silenziosa quasi come il cimitero, ma sotto la luce della luna, lui è riuscito a trovare subito la casa della prima moglie. La casa si vedeva molto trascurata e le erbacce crescevano fino al colmo del tetto. Lui bussava la porta ripetutamente pero, nessuno rispondeva.

Dopo di che, lui, sapendo che non era chiusa la porta con il catenaccio, è entrato nella casa spingendola.

Dentro, non c’era la stuoia nemmeno mobilia. Era veramente vuoto. Il vento freddo penetrava attraverso le fessure della porta e il chiarore della luna ci giungeva dalla crepa della parete. Le altre stanze erano uguali come questa, che dimostrava lo stato rovinato.


Non gli sembrava che ci fosse qualcuno dappertutto nella casa. Tuttavia, lui ha avuto una idea di guardare la piccola stanza più fonda, perché la prima moglie amava di riposarvi.