Due illustrazioni della portantina |
La storia di un boscaiolo del bambù (25)
L’imperatore ha detto:
“Non hai ragione. Comunque sia, vieni con me.”
E lui ha avvicinato la portantina da far salire
Kaguya Hime, ma lei è diventata a un’ombra improvvisamente. L’imperatore
quindi, ha capito che lei non era una donna ordinaria e ha detto con rammarico:
“Allora, non ti porterò al mio palazzo e tu puoi
tornare alla forma come prima. Io vado via essendo contento di averti visto
almeno.”
Kaguya Hime quindi, è apparita come prima ma,
l’imperatore, apprezzando la sua bellezza, ha avuto tanta difficoltà di
ritenersi. Comunque, lui ha lodato il vecchio perché gli ha fatto vedere Kaguya
Hime e il vecchio ha offerto un buon pranzo ai funzionari seguiti all’imperatore.
Dopo di che, l’imperatore è andato via lasciando il
suo cuore a Kaguya Hime e in via di ritorno, le ha mandato una Waka come
seguente:
“Sono talmente triste che fermo la portantina mia
ogni tanto per voltarmi a guardarti. È la colpa tua, perché tu non volevi
venire con me.”
La risposta di Kaguya Hime:
“Ho vissuto per lungo tempo in casa povera coperta
con le erbacce. Io, che sono cresciuta in questa condizione, come mai posso
vedere il palazzo ornamentato di gioielli?”
Leggendo questa Waka, l’imperatore ha perso di più l’intenzione
di tornare al suo palazzo, ma poiché era troppo scomodo di pernottare nella
portantina, era tornato al palazzo.
L’imperatore, vedendo le dame che stavano vicino a
lui, ha pensato che non c’era paragone tra loro e Kaguya Hime nella
bellezza, anche se loro erano tanto più belle delle altre donne. Lui quindi,
pensando sempre di Kaguya HIme, è stato da solo, cioè non ha voluto visitare le
sue donne e ha mandato le lettere a Kaguya Hime frequentemente.
La sua risposta anche era molto emozionante e l’imperatore,
ogni volta che si commuoveva alla vista di natura, come l’albero e l’erba, le
ha scritto qualche Waka.