Il fiume Yoshino |
Il monte Katsuragi |
Volume terzo (26)
Quando l’imperatore Yuryaku è
andato alla villa imperiale di Yoshino (una zona meridionale della provincia
Nara), ha trovato una ragazza sulla riva del fiume Yoshino. Poiché lei era
molto bella, lui l’ha sposata e portata al suo palazzo Asakura.
Poi, quando è andato di nuovo
a Yoshino, fermandosi al luogo dove l’aveva incontrata, vi ha fatto costruire
un tavolo bello. E seduto su questo, lui ha suonato Koto (una specie della
cetra orizzontale) e la ragazza ha danzato.
Siccome lei ha danzato molto
bene, lui ha cantato:
“Una ragazza sta danzando con
l’accompagnamento di Koto, suonato dal figlio della divinità. Spero che rimanga
eternamente la sua bellezza.”
Dopo di che, quando lui è
andato alla pianura Akizuno (vicina alla villa di Yoshino) per fare la caccia,
lui restava seduto su una sedia. In questo momento, un tafano si è fermato sul
suo braccio, ma si è avvicinata subito una libellula e ha volato via tenendolo
in bocca.
L’imperatore quindi, ha
cantato:
“Nel monte Omuro (una zona di
Yoshino), abitano il cinghiale e il daino. Non so chi l’ha detto, ma ho sentito dire cosi. E quando
io stavo sulla sedia per aspettare l’animale, un tafano si è fermato
sul braccio mio per succhiare il sangue. Tuttavia, subito dopo, una libellula l’ha
portato via. È brava libellula! Per lodarla, si chiama Akizu Shima (significa
l’isola di libellula, cioè Akizu è il vecchio nome di questa) il Giappone."
D’ora in poi, anche questa
pianura è chiamata Akizuno.
Poi una volta, l’imperatore è
salito sulla cima di una montagna in Katsuragi (in Nara). Allora, è apparso un
cinghiale grosso. Lui quindi, gli ha scoccato una freccia di Nari Kabura (Nari
significa suonare e Kabura è una rapa, cioè una freccia la cui punta è formata
come una rapa, che è cavata per fare il suono quando vola). Poiché il cinghiale
si è avvicinato col ringhio di arrabbia, l’imperatore, avendone paura, è sfuggito sulla cima dell’albero betulla e
cantato:
“Un
cinghiale ferito veniva contro me. Ho avuto paura perché il suo ringhio è pieno
di arrabbia e sono salito sull’ albero betulla molto alto per scappare da esso.”