Una vista di Heguri (in Nara) |
Il cane bianco |
Volume terzo (24)
Dopo aver detto cosi, lui gli
ha offerto un cane bianco, coperto di stoffa e messo una campanina al collo,
facendo tenere la fune a Koshihaki, uno di sua famiglia. Perciò l’imperatore ha
deciso di non bruciare la casa.
Dopo, l’imperatore ha
visitato la principessa Wakakusakabe e le ha regalato questo cane, dicendo
tramite un servo:
“Questo è un oggetto molto
prezioso che ho ottenuto oggi, quindi, te lo regalo come Yuino (l’oggetto da
regalare da un uomo alla sua promessa sposa come prova del fidanzamento).”
Allora, la principessa gli ha
detto:
“Voi siete venuti da me
voltando le spalle al sole. Questo è molto infausto, quindi io vengo da voi
subito a servirvi.”
Per questo motivo,
l’imperatore è ritornato al palazzo Asakura, ma in via, stando sul pendio che
conduce a quella montagna, ha cantato:
“Nella valle fra la montagna
Kusakabe (in Osaka) e Heguri (in Nara), cioè fra questa e quella, è cresciuta
una quercia grande che ha le foglie molto larghe. Sotto quest’albero, sono
spuntati i bambù che hanno i rami incrociati e al fianco della cima di
quest’albero, ci sono i bambù i cui rami e foglie sono molto fitti. Loro sono
incrociati ma non dormono insieme. Io pero, dormirò sicuramente con te, oh mia
cara!”
E lui ha fatto portare questo
canto alla principessa dal messaggero suo.
Poi l'altro giorno, quando
l’imperatore è venuto al fiume Miwa (in Nara) per fare una gita, ha trovato una
ragazza che faceva il bucato del vestito. Poiché lei era molto bella, lui le ha
domandato:
“Di chi sei figlia?”
Lei ha risposto:
“Il mio nome è Hiketabeno
Akaiko.”
Allora l’imperatore ha detto:
“Non andare sposa a nessuno.
Ti chiamerò subito al mio palazzo.”
E poi lui è ritornato al suo
palazzo.
Akaiko quindi, contando sulla
parola dell’imperatore, continuava ad aspettare. E alla fine, sono passati
ottanta anni.