Due foto di Otokoyama |
Makura no Soushi (88)
~ Il primo saggio in Giappone, scritto da
Sei Shonagon ~
Il testo (87)
Ottantatreesimo paragrafo (3)
L’imperatrice, dopo aver ascoltato il
canto della monaca, ha detto:
“È orribile! Perché voi avete fatto
cantare a lei tale canto che non valga la pena di sentire? Le date un Kimono
che si trova da qualche parte e la fate andare via subito.”
Io quindi, le ho lanciato un Kimono,
dicendo:
“Questo è il dono dall’imperatrice. Sei
troppo sporca. Tieni al tuo modo di vestire un po’ di più.”
Allora, lei ha chinato la testa
profondamente e poi, ci ha fatto anche un saluto ufficiale come se fosse una
nobile. Sono veramente rimasta disgustata dalla sua sfrontatezza che non è
conscia del suo stato come la mendicante.
Dopo di che, pero, lei, forse avrà preso
gusto a ciò, ha cominciato a bighellonare ogni tanto vicino a noi. E noi
abbiamo cominciato a chiamarla con il soprannome di “Hitachi no Suke”, preso da
quel canto.
Ma poiché lei sta sempre sporca come
prima, tutte le mie colleghe hanno aggrottato le ciglia, dicendo:
“Ma dove avrà messo quel Kimono?”
Un giorno, quando ci è venuta una ancella
dell’imperatore, chiamata Ukon no Naiji, l’imperatrice le ha detto:
“Le mie ancelle fanno venirci una monaca
povera spesso. Poiché lei è molto ingegnosa per non offendere a loro, è
perdonata di frequentarci.”
Poi, ha fatto imitare il modo di parlare
della monaca a una ancella.
Ukon no Naiji, allora, ha detto ridendo:
“Oh, io vorrei vederla per forza! So che
lei è favorita di voi, perciò non la porterò via mai. Tranquillizzatevi per
favore.”