I due esempi della scrittura in giapponese nel tempo vecchio |
Kwaidan
(la storia dei fantasmi), scritto da Yakumo Koizumi (27)
Il
segreto seppellito (3)
“Beh,
come vuoi farmi?”
Il
monaco pensava.
All’improvviso,
lui ha avuto una idea che poteva essere nascosta qualche cosa sotto la carta
attaccata all’interno del cassetto. Lui quindi, ha cominciato a staccare la
carta del primo cassetto, ma non si è trovato niente. E ha ripetuto la stessa
cosa al secondo e terzo, pero pure non c’era niente.
Tuttavia,
lui ha trovato una lettera nel cassetto più sotto.
“Oh,
sarà questa che ti ha dato la preoccupazione?”
Quando
il monaco ha domandato cosi, la ombra di Osono, guardandolo quietamente, ha
fatto cadere lo sguardo su quella lettera vagamente.
“Vuoi
farmi bruciarla?”
Il
monaco le ha chiesto.
Allora,
Osono, avanti a lui, ha abbassato la testa silenziosamente.
“Ho
capito. Non ti preoccupare. Ora io torno al tempio e la brucerò subito.”
Il
monaco ha promesso dicendo cosi. Allora, la illusione di Osono, sorridendo, è
scomparsa.
Quando
il monaco è sceso dal primo piano, già albeggiava. E lui ha detto a tutte le
presone della famiglia di Nagaraya, che aspettavano con una certa ansia:
“Non
vi preoccupate, Osono non apparirà mai più.”
Come
aveva detto il monaco, dopo di che, la figura di Osono non si faceva vedere
più.
La
lettera era bruciata completamente, che era quella di amore mandata da un uomo
quando Osono è stata a Kyoto per imparare la buona maniera.
Ma,
chi conosceva il contenuto di ciò era solo il monaco. E quando lui è morto,
anche il segreto della lettera era messo a tacere per sempre.
~ Il
segreto seppellito, fine ~