mercoledì 12 agosto 2015

La serie degli antichi racconti giapponesi (35)

Sopra, Yakumo Koizumi
e
Sotto, lui e sua moglie




Kwaidan (la storia dei fantasmi) (1)

Dopo “la storia di un boscaiolo di bambù”, vorrei presentare “Kwaidan” scritto da Yakumo Koizumi, ma prima di toccare l’opera, vorrei scrivere un po’ sull’autore.

Yakumo, il cui nome originale era Lafcadio Hearn che era nato in un’isola di Grecia, fra la madre greca e il padre irlandese (il medico del militare inglese), nell’anno 1850. Lui era separato da madre a tre anni e poi, alcuni anni dopo, ha perso anche padre. Quando aveva 19 anni, lui era andato da solo agli Stati Uniti cercando la maniera da vivere. Negli Stati Uniti, dopo aver errato i vari lavori, è diventato il giornalista facendo fruttare il suo talento letterario e ha cominciato piano piano pubblicare le opere scritte e la traduzione.

E quando lui lavorava in una sede di un giornale in New Orleans, gli è capitato a caso di vedere gli oggetti giapponesi nell’esposizione commemorativa centinaia della città e se n’è interessato molto. Poi, ha saputo la mitologia e leggenda giapponese da “Kojiki” tradotto in inglese.
Nel momento che il suo interesse per questo paese orientale è diventato più alto, una ditta della rivista gli ha chiesto di scrivere l’articolo del viaggio in Giappone. Lui, naturalmente, l’ha accettato subito ed è venuto in Giappone in 1890.

Contattando con i giapponesi, lui si sentiva la simpatia sia al carattere sia alla sensibilità dei giapponesi. Perciò, ha rotto il contratto con la ditta, perché erano solo due mesi, e ha deciso di vivere in questo paese. Fortunatamente, lui ha potuto trovare il lavoro come l’insegnante dell’inglese in una scuola media nella città Matsue in provincia Shimane, che era proprio la zona di Izumo, un posto vecchio della mitologia di Kojiki.

Poi, lui ha incontrato sua consorte della vita, chiamata Setsuko e si sono sposati. Dopo di che, lui girava per la zona Sanin (regioni lungo il mare giapponese che contengono la provincia di Shimane, Tottori e una parte di Yamaguchi) per raccogliere le varie leggende antiche, mentre lavorava come l’insegnante.

E nel 1896, lui si è naturalizzato giapponese e ha preso il nome Yakumo (significa otto strati di nuvole, simbolo di Izumo) Koizumi (il cognome della sua moglie). Dopo, per la collaborazione di Setsuko, lui ha scritto tanti libri sulla leggenda giapponese, fra cui “Kwaidan” è il più famoso. Le sue opere sono tradotte in varie lingue ma, non si sa se c’è la traduzione in italiano o no.

A proposito, la storia di "Hoichi senza le orecchie" che ho presentato abbastanza prima, è anche una delle sue opere.

Allora, io tradurrò Kwaidan, la raccolta di novelle dei fantasmi, dalla prossima volta, sperando di farvi sentire un po’ fresco sulla schiena, perché fa troppo caldo quest’estate!