Una xilografia di Hokusai (il Monte Fuji rosso) |
Le scimmie che fanno il bagno |
Il Monte Fuji
Poiché si toccava a questa montagna nell’ultima
sezione del “Racconto di un boscaiolo di bambù”, vorrei scriverne un po’ di
nuovo.
Il Monte Fuji, come si sa tutto nel mondo, è una
montagna simbolica del Giappone.
È la montagna attiva che ha l’altezza 3776m e la sua
forma è completamente conica e indipendente (cioè non è una parte della catena)
, che si vede da dappertutto uguale. Il
Monte Fuji, dal tempo antico, è stato considerato una montagna sacra.
Soprattutto, poiché la gente credeva che sedeva la grande divinità Asama sulla
cima, Il Monte Fuji è diventato l’oggetto della fede nell’ottavo secolo, e poi
è riconosciuto anche come il posto sacro per fare l’allenamento ascetico.
Dopo di che, sono nati alcuni gruppi religiosi sulla
fede per il Monte Fuji.
Adesso, l’attività religiosa può essere un po’
diminuita, pero ancora tante genti salgono a questa montagna nel periodo
estivo.
Nell’anno 2013, il Monte Fuji è registrato all’UNESCO
come il patrimonio culturale, con il nome “L’oggettivo della fede e la sorgente
dell’arte”.
Il Monte Fuji, aveva continuato di eruttare da 80
mila anni fa. E le ceneri vulcaniche eruttate si erano
accumulate fino ad altezza di 3000 m.
E nell’occasione dell’eruzione successa 11mila anni
fa, era eruttata la grande quantità di lava che formava la figura attuale del
Monte Fuji.
Dopo, come si vede nel “Racconto di un boscaiolo di
bambù”, il Monte Fuji è stato sempre il vulcano attivo, ma, dopo l’eruzione
successa nell’anno 1707, l’attività vulcanica era sospesa. Perciò, fino a 1990,
il Monte Fuji è stato considerato il vulcano inattivo, pero, l’Agenzia
Meteorologica che continuava ad osservare la situazione, dopo l’ha dichiarato
attivo.
Il Monte Fuji è diventato spesso il tema della
poesia Waka e la letteratura, poi la pittura. Fra queste, sarà più famosa la xilografia
di Hokusai, intitolata “36 viste di Fugaku (un altro nome di Monte Fuji)”.
Alla fine:
In Giappone ci sono 110 vulcani in totale, e da lì sgorgano
più di 10 mila sorgenti termali. I giapponesi, quindi, sono grandi amatori di
Onsen (le terme). Tuttavia, non sono loro ma anche gli animali, che le amano.
In una sorgente termale nell’aria aperta, vengono
non solo l’esseri umani ma anche le scimmie per fare il bagno e questo si può dire che è l'unico nel mondo.