domenica 9 agosto 2015

Intervallo (44) Il Monte Fuji

Una xilografia di Hokusai (il Monte Fuji rosso)

Le scimmie che fanno il bagno
Il Monte Fuji

Poiché si toccava a questa montagna nell’ultima sezione del “Racconto di un boscaiolo di bambù”, vorrei scriverne un po’ di nuovo.
Il Monte Fuji, come si sa tutto nel mondo, è una montagna simbolica del Giappone.
È la montagna attiva che ha l’altezza 3776m e la sua forma è completamente conica e indipendente (cioè non è una parte della catena) , che si vede da dappertutto uguale.  Il Monte Fuji, dal tempo antico, è stato considerato una montagna sacra. Soprattutto, poiché la gente credeva che sedeva la grande divinità Asama sulla cima, Il Monte Fuji è diventato l’oggetto della fede nell’ottavo secolo, e poi è riconosciuto anche come il posto sacro per fare l’allenamento ascetico.

Dopo di che, sono nati alcuni gruppi religiosi sulla fede per il Monte Fuji.

Adesso, l’attività religiosa può essere un po’ diminuita, pero ancora tante genti salgono a questa montagna nel periodo estivo.

Nell’anno 2013, il Monte Fuji è registrato all’UNESCO come il patrimonio culturale, con il nome “L’oggettivo della fede e la sorgente dell’arte”.
Il Monte Fuji, aveva continuato di eruttare da 80 mila anni fa. E le ceneri vulcaniche eruttate si erano accumulate fino ad altezza di 3000 m.
E nell’occasione dell’eruzione successa 11mila anni fa, era eruttata la grande quantità di lava che formava la figura attuale del Monte Fuji.

Dopo, come si vede nel “Racconto di un boscaiolo di bambù”, il Monte Fuji è stato sempre il vulcano attivo, ma, dopo l’eruzione successa nell’anno 1707, l’attività vulcanica era sospesa. Perciò, fino a 1990, il Monte Fuji è stato considerato il vulcano inattivo, pero, l’Agenzia Meteorologica che continuava ad osservare la situazione, dopo l’ha dichiarato attivo.  

Il Monte Fuji è diventato spesso il tema della poesia Waka e la letteratura, poi la pittura. Fra queste, sarà più famosa la xilografia di Hokusai, intitolata “36 viste di Fugaku (un altro nome di Monte Fuji)”.

Alla fine:

In Giappone ci sono 110 vulcani in totale, e da lì sgorgano più di 10 mila sorgenti termali. I giapponesi, quindi, sono grandi amatori di Onsen (le terme). Tuttavia, non sono loro ma anche gli animali, che le amano.

In una sorgente termale nell’aria aperta, vengono non solo l’esseri umani ma anche le scimmie per fare il bagno e questo si può dire che è l'unico nel mondo.