Sopra, due statue di Bodhidharma Sotto, due foto di Daisetsu Suzuki |
Lo Zen (1)
Riguardo alle cinque sette che ho menzionato nella sezione precedente, Jyodo, Jyodo-shin, Nichiren sono sviluppate fra il popolo, mentre invece le due sette dello Zen (Lin-ji e Sotou) sono state sostenute dalla classe di Samurai. Dopo essere abolita la posizione di Samurai a causa della caduta del regime shogunato, poteva anche essere decaduto lo Zen lo stesso, ma non era cosi. Anzi, lo Zen è diventato una religione mondiale, grazie a Daisetsu Suzuki.
Lui, Daisetsu, vissuto da 1870 a 1966, era il grande studioso del Buddismo e ha pubblicato tanti libri del Buddismo sia in giapponese sia in inglese. Fra questi, “Il Buddismo dello Zen e la sua influenza sulla cultura giapponese” (scritto in inglese da lui stesso) è l’opera nettamente famosa e penso che forse alcuni di Voi l’avrete già letto. Ci saranno però, alcuni che non l’hanno letto e s’interessano dello Zen, quindi, ne vorrei presentare il compendio come seguente, anticipatamente chiedendo scusa della mia traduzione male.
Lo Zen è una forma del Buddismo che era sviluppata in Cina nel 8°secolo. La sua origine però, è ancora prima, cioè fu fondato da Bodhidharma (indiano o persiano, è oscuro comunque) che fu venuto in Cina nell’inizio del 6° secolo. La sua dottrina non è differente da quella del Buddismo normale. Tuttavia, si può dire che la maniera dell’addestramento allo Zen è un po’ strana. In altri termini, l’essenza dello Zen si trova nella esperienza fisica e non dà importanza al processo intellettuale oppure alla teoria sistematica. Il motto dello Zen è “non contare sulle parole”. In questo punto, lo Zen è veramente contrario alla scienza o tutte le cose che si adempiono sotto il nome di scienza. La scienza significa la sistematizzazione e lo Zen è opposto. Le parole sono necessarie per la scienza e la filosofia, ma d’ostacolo per lo Zen. Perché, lo Zen è quello che sveglia la sapienza intuitiva sgorga dalla parte profonda dell’esistenza di noi stessi. Perciò, per lo Zen è il più importante fare Zazen (meditare mettendosi seduto con le gambe crociate).
Lo Zen (come ho scritto prima) è stato amato da Samurai. Teoricamente il Buddismo, anche se fosse diffuso nei diversi paesi con qualunque maniera, deve essere una religione di misericordia e per questo motivo, non ha seguito mai all’attività bellicosa. Allora, probabilmente Voi avrete un dubbio per la relazione fra lo Zen e Samurai il cui impegno è di combattere. In un certo senso, lo Zen ha il lato che si ha paura d’essere interpretato come la religione affermativa per la guerra.
Lo Zen invece, non è che sosteneva i Samurai di effettuare la loro occupazione sanguinosa. Lo Zen li aiutava solamente dalle due direzioni, cioè quella morale e filosofica.
Si dice “morale”, perché lo Zen è una religione che insegna di non guardare dietro se una volta è decisa la strada da scegliere, e l’altra parte, “filosofica” deriva dal fatto che lo Zen tratta la vita e la morte indiscriminatamente.